Progetti
Una sede per il futuro
Santino Limonta
Luciano Busani
Maria Teresa Fantini - Studio Tecnico Modena Associati
PANARIA CERAMICA
2020
Senza dubbio pertinente l’antico detto latino “Nomina sunt consequentia rerum” (i nomi sono la conseguenza delle cose) se riferito ad Esseti Meccanica di Precisione che nel suo nome sintetizza con chiarezza la Mission aziendale: lavorazione e prototipazione meccanica di alta complessità, qualità e Precisone (con la P maiuscola) per l’aeronautica, il packaging e non solo. L’impresa è dinamica e rientra nel novero di quelle eccellenze che alimentano il mito Italia nel mondo. L’esigenza, sentita da tempo, di ampliare la produzione e di disporre di spazi ufficio più adeguati aveva negli scorsi anni spinto la proprietà a prendere in considerazione la costruzione di una nuova sede. “Il nuovo Headquarter di Esseti è nato nel 2016 con la demolizione e ricostruzione di un edificio produttivo reso inservibile dal sisma che nel 2012 aveva colpito l’Emilia”, ci spiega l’architetto Maria Teresa Fantini dello Studio Tecnico Modena Associati che ne ha curato il progetto architettonico avendo ben presente le esigenze e i valori aziendali. “In una seconda fase lo stesso corpo di fabbrica è stato ampliato realizzando il blocco uffici e tutte le sistemazioni esterne. Abbiamo ottenuto in tal modo circa 3700 metri quadri complessivi di superfice operativa e tutto intorno un’area privata libera molto importante”. Nella ricostruzione grande attenzione è stata rivolta alla sostenibilità ambientale ottenendo un involucro isolato termicamente e realizzando in copertura un impianto fotovoltaico di dimensioni notevoli. Altrettanta cura è stata posta nella selezione dei materiali, privilegiando nei manufatti acciaio e alluminio, materiali freddi fortemente rappresentativi del core business di Esseti. Grande uso di resine sintetiche invece nei laboratori di produzione (viste le delicate lavorazioni che vi si svolgono) e di prodotti ceramici di Panaria Ceramica pressoché in tutti gli ambienti dell’edificio. Sorprendente il “tappeto ceramico” realizzato nella hall d’ingresso con il grès porcellanato della collezione Context in tonalità Mansion. Il disegno di posa è stato ottenuto opportunamente dall’accostamento ad effetto patchwork di sottoformati ricavati dal taglio del grande formato, accostate poi opportunamente per ricavarne un effetto patchwork. Da qui si eleva la scenografica scala elicoidale che porta al primo piano e agli uffici. Per la sua realizzazione sono stati assemblati in opera elementi prefabbricati in calcestruzzo, rivestiti poi con piastrelle in grès porcellanato dal grande formato della collezione Context, nella stessa tonalità usata per il “tappeto”, tagliate a laser e preassemblate. Il parapetto della scala è in acciaio inox. In alluminio invece i corpi illuminanti sopra la botola di arrivo. Anche per rivestire tutte le superfici a pavimento di tutti gli uffici del primo piano è stata utilizzata la collezione Context nel formato 60×120 cm e, per alleggerirne l’effetto finale, nella versione più chiara Loft color beige. “Fanno eccezione i bagni”, puntualizza Maria Teresa Fantini, “dove abbiamo utilizzato la collezione Horizon, un effetto pietra delicato e molto naturale, che si alterna ai rivestimenti effetto cemento della collezione Even, spiccatamente materica e gradevole al tatto. Il discreto decoro motivo geometrico originale Framework, che ben s’inserisce nella chiarezza di queste superfici, conferendo all’ambiente un tocco più caldo e gioioso, in tono con gli arredi. Mentre le pareti in prossimità dell’accesso alla sala riunioni (dove è frequente il passaggio di persone) sono state rivestite con lastre grande formato (cm 300×100) di Be Black Lux della collezione Zero.3 Must.
grès porcellanato
vari
vari