Progetti
Una idea di architettura… al maschile
Donatella Bollani
Shawn Cordon
DI Group
TT Investment Group
2021
Progettare una casa a Bel Air è sempre una sfida; questo confermano i designer di DI Group che hanno inaugurato nel 2021 la villa “Tigertail”, che si inserisce tra le ultime residenze di alto livello realizzate nella zona.
L’elegante quartiere di Bel Air fu creato nel 1923, quando Alphonzo Bell – imprenditore e campione di tennis – scoprì che sotto la sua fattoria c’era il petrolio e comprò un ranch che lottizzò per vendere aree residenziali. Il quartiere fu progettato come parte del cosiddetto “Golden Triangle” insieme ad altre due zone di lusso: Beverly Hills e Holmby Hills.
Come sappiamo dalle cronache mondane, Bel Air è un’area residenziale con ville di lusso circondate da ampi terreni a parco. Mariah Carey, Lady Gaga, Jennifer Aniston, Michael Jackson, Taylor Swift sono solo alcune delle celebrità che negli anni hanno deciso di vivere ai piedi delle Santa Monica Mountains e a meno di venti chilometri da Los Angeles.
Per volere dell’investitore la residenza “Tigertail” doveva distinguersi per la sua chiara connotazione maschile, con linee architettoniche molto moderne e una palette colori nella quale il legno scuro fosse predominante.
In questa villa trovano spazio non solo il legno ma anche una ampia varietà di superfici ispirate ai materiali lapidei e degli inserti di chiaro riferimento alla scabrosità delle superfici brutaliste in calcestruzzo, concorrono a dare una connotazione molto chiara e distintiva agli ampi spazi della casa.
Questi tratti identitari e un accurato design hanno valso alla villa il premio nella categoria “Single Family Residential” dell’edizione 2022 di Ceramic of Italy Tile Competition.
Le lastre ceramiche, effetto marmo e pietra, sono andate a rivestire non solo le pareti ma anche buona parte degli arredi e delle sale da bagno, oltre ai camini e ai camminamenti esterni.
Le molte collezioni dei marchi italiani ispirate alla naturalità delle pietre hanno consentito una gamma di soluzioni e un “mix and match” convincente e che garantisse la massima personalizzazione degli ambienti nel rispetto di una idea unitaria e dalla chiara identità progettuale.
Per l’intero progetto sono state utilizzate circa 9000 lastre per la finitura di spazi e arredi.
La collezione Epika di Supergres, nella versione Shell che si ispira ad una pietra limestone di origine francese, ha definito le pavimentazioni attorno al perimetro della villa e buona parte delle pavimentazioni degli spazi Living Kitchen.
Negli interni le lastre di Imola Ceramica, della collezione Genus in colore Black, caratterizzano ampi tratti delle pareti. Le tonalità scure definiscono anche gli spaziosi ripiani e mobili contenitori della cucina; forte è l’impatto visivo delle lastre della collezione I Naturali di Laminam nella versione Nero Greco ispirata ai marmi della regione caucasica.
Sempre ispirate al marmo le lastre Nero Marquina, del marchio Infinity, che realizzano gli inserti a parete che accolgono anche il camino della sala.
Nei bagni prosegue il lavoro sulle superfici opache e dalle tonalità scure con le collezioni H.24 Dark di Supergres, Grey della collezione Muse di Imola Ceramica e il Raw Grey nella versione brutalista della serie Design Industry di Refin. Ispirata al cemento lasciato a vista anche la collezione Form di Sant’Agostino che trova spazio sulle pareti dei bagni. Altrettanto “unconventional” le pareti realizzate con le lastre, sempre di Refin, della collezione Overlay nella versione Real Alley, ispirata alla serie di opere astratte dell’artista contemporaneo Toti Scialoja. Tutta la forza di queste tinte e texture viene stemperata dall’accostamento delle tonalità chiare delle collezioni Muse (in colore White) di Imola Ceramica, e il bianco neve (Snow) della collezione Tune di Refin.
grès porcellanato
Form
Cement
Laminam
grès porcellanato
I Naturali
Nero Greco
Refin
grès porcellanato
Design Industry
Raw Grey
Supergres
grès porcellanato
Epika
Shell