Progetti
Tropico siciliano
Laura Ragazzola
Illuminato Fabio Fazio
DEL CONCA
Centro Ceramiche di Cianci Paolo & Figli
2021
Il cocktail di stili crea una scenografia fuori dal comune, dove il calore del Mediterraneo si sposa con la forza cromatica dei Tropici. Succede nella campagna siciliana, a una manciata di chilometri dal mare e dal centro storico-gioiello di Siracusa: qui, un rustico abbandonato da tempo è stato trasformato nel ‘buen retiro’ di una famiglia siciliana che, trapiantata a Milano, torna ogni volta che può al caldo e al sole “della nostra bellissima isola”, come ricorda il padrone di casa, che è anche l’autore del progetto.
Non c’è, però, solo la Sicilia dietro alla storia di questa residenza: lo stile della casa riflette anche la grande passione della famiglia per i viaggi nei Paesi tropicali.
“All’atmosfera mediterranea volevo affiancare la magia di terre lontane, che abbiamo scoperto durante le vacanze e che ci portiamo sempre dentro quando ritorniamo qui: il verde brillante delle foreste, i colori aranciati dei tramonti, la preziosità dei materiali, le meraviglie botaniche…” Complice anche un contenitore architettonico semplice e lineare, quasi austero, la casa mixa con equilibrio il ‘genius loci’ siciliano, caldo e rassicurante, con l’esuberanza tropicale di colori e materiali che permeano le stanze di casa e il bellissimo giardino.
I trecento metri quadrati della villa si sviluppano su un unico livello, disegnando l’ampio soggiorno che gode di ampie vetrate affacciate sul giardino, mentre le quattro camere da letto, con relativi servizi, si allineano sul fronte opposto. Difficile leggere i confini tra interno ed esterno: il tetto piano aggettante crea un portico da vivere tutto l’anno, grazie al clima mite, mentre gli infissi apri-e-chiudi rendono sottilissima la soglia che separa ciò che sta dentro da ciò che sta fuori. In questo modo giardino e spazio abitativo si fondono l’uno nell’altro, in uno scambio continuo di luce, colori, profumi e suoni (“è bellissimo sentire il vento che gioca tra le fronde di palme e sterlizie”, ricorda il padrone di casa).
Il giardino ‘tropicale’ gioca quindi un ruolo importante nel progetto. “La casa non si affaccia sul mare, ma è circondata dalla campagna” spiega il progettista. Così ho voluto realizzare una sorta di scenografia vegetale, uno sfondo sorprendente dal punto di vista paesaggistico di cui godere dalle finestre di casa”. Specie esotiche, come sterlizie, cocus washingtonia, bismarckia nobilis, palma triangolo del Madagascar, rosa cubana, solo per citarne alcune, punteggiano il giardino, alternando aree verdi a prato con aiuole disegnate da bordi in corten.
Con i materiali costruttivi, il progettista rinnova l’incontro fa scelte locali ed esotiche. Così, la pietra lavica proveniente dalle pendici dell’Etna è usata per rivestire il bordo della piscina: le lastre tagliate e ‘impallinate’ per creare una superficie antiscivolo, corrono dentro e fuori lo specchio d’acqua, che guadagna in questo modo riflessi meno accesi e cromaticamente più naturali.
Richiama, invece, tradizioni costruttive lontane, il legno Okumè che, lavorato a sottili listelli verticali, disegna il frontone a sbalzo delle facciate, creando una sorta di corona lignea appoggiata sul volume della casa. Originaria delle foreste tropicali africane, “è un’essenza ampiamente usata nella costruzione delle imbarcazioni indonesiane, che sfruttano le sue eccellenti caratteristiche idrorepellenti e di resistenza alla salsedine”, spiega il padrone di casa.
Tuttavia, il progetto guarda anche a materiali contemporanei e tecnologicamente evoluti, impiegando in modo esteso il gres porcellanato. La ceramica, infatti, riveste i pavimenti interni ed esterni; dà carattere alle pareti del soggiorno e agli spazi dei bagni; valorizza la superficie delle facciate creando un mix di grande impatto visivo con il rivestimento ligneo del frontone superiore.
Rafforzando questa narrativa progettuale basata sulla ceramica, il padrone di casa ‘gioca’ con il gres anche in giardino. Qui, infatti, il materiale ceramico crea il box doccia con maxi lastre di ceramica, dall’effetto fiammato che ricorda i tronchi della Sterlizia Augusta (si tratta della collezione Boutique Onice Fantastico di Ceramica Del Conca nel formato XL di cm 120×260). Ma le superfici ceramiche scolpiscono anche i volumi dei tavoli e delle madie che arredano l’area-pranzo open air (Boutique Noisette) e corrono su tutti le pareti dei porticati esterni e del chiringuito al centro del grande giardino (rispettivamente Boutique Silver, formato di cm 60×120 e Boutique Zebrino). Infine, la ceramica disegnerà anche divani, sedute e tavolo-pranzo outdoor, realizzati a breve, usando il raffinato Boutique Calacatta Oro, sempre di Ceramica del Conca.
Quando la casa è stata ultimata, la famiglia l’ha battezzata ‘Villa Serenity’, perchè qui, annota il padrone di casa, “ogni qual volta ritorniamo, ci aspettano il calore della Sicilia e il ricordo di Paesi lontani”. In una parola: la serenità.
grès porcellanato
Boutique
VARI
120x120, 120x260, 60x120 cm