Progetti

Teatro Massimo - Palermo

Tradizione e modernità nel restyling del Teatro Massimo

Un progetto che intreccia tradizione e innovazione: l’architetto Luigi Smecca firma il restyling di alcuni spazi del Teatro Massimo di Palermo, dalla buvette al giardino, reinterpretando l’eleganza storica del luogo con un linguaggio contemporaneo che unisce funzionalità, poesia e raffinatezza
Autore
Marta Lavinia Carboni
Interior Designer
Luigi Smecca Architetti
Superfici Ceramiche
ETRURIA
Distributore
Strano s.p.a.
Anno di realizzazione
2022

L’architetto Luigi Smecca ha firmato la riqualificazione di alcuni spazi interni ed esterni del Teatro Massimo di Palermo, restituendoli alla città con un progetto che intreccia passato e contemporaneità. Il restyling ha coinvolto la buvette, il ristorante, la caffetteria, il bookshop e i giardini adiacenti, con l’obiettivo di valorizzare la bellezza storica del Teatro, il più grande edificio teatrale lirico d’Italia inaugurato nel 1897, reinterpretandola con un linguaggio contemporaneo.

“L’idea progettuale nasce dal concetto di creare spazi architettonici confortevoli, moderni ma al tempo stesso eleganti e raffinati”, spiega Smecca. “L’obiettivo era valorizzare questi ambienti, preservandone il valore storico e architettonico ma rinnovandoli con soluzioni capaci di unire funzionalità e identità locale.”

Nella Sala delle Volte, oggi concepita come buvette e sala polifunzionale, sono stati introdotti due banconi rivestiti con ceramiche smaltate decorative della collezione Concetto Spaziale di ETRURIA Design, nel colore Emerald Green e formato Rombo 3D. Questa scelta richiama l’artigianalità e la ricchezza decorativa del Teatro, intrecciando tradizione e innovazione. “Abbiamo lavorato per esaltare l’architettura della sala, caratterizzata dalle volte a crociera e da una luce naturale limitata, rendendola uno spazio versatile, in grado di ospitare caffè letterari, bistrot e wine bar.”

Nella Sala dei Dipinti, dedicata alla ristorazione, l’intervento è stato più delicato per rispettare gli affreschi pompeiani che decorano le pareti. “Qui abbiamo lasciato che fossero gli affreschi e le ampie vetrate, che affacciano sul giardino, a definire l’identità dello spazio”, racconta l’architetto.

L’atmosfera elegante si completa con una connessione visiva verso il giardino, elemento centrale del progetto. Il giardino, ridisegnato per evocare lo splendore Liberty, integra quattro installazioni a forma di foglie. Queste strutture, progettate per proteggere i tavolini esterni, creano un suggestivo gioco di luci e ombre grazie a un meccanismo mobile. “Questi elementi introducono una componente poetica e funzionale, stabilendo un legame con il soffitto ‘a petali’ della platea del Teatro, concepito nell’Ottocento per aprirsi e consentire il ricambio d’aria.”

Altri interventi hanno riguardato la sala simmetrica alla buvette, trasformata in un elegante bookshop, e il bar al IV ordine, caratterizzato da una parete in mattoni rossi a vista risalente al periodo di costruzione del Teatro. Anche qui il restyling ha rispettato il fascino storico del luogo, armonizzandolo con il nuovo design. “Abbiamo integrato riferimenti ai decori floreali dell’Art Nouveau, ai materiali preziosi e all’eleganza senza tempo del Teatro Massimo”, conclude Smecca. “Ogni ambiente è stato concepito come un’installazione artistica che racconta la storia e il prestigio di questo luogo iconico.”

Grazie a questa riqualificazione, il Teatro Massimo è tornato a essere un centro dinamico e accogliente, capace di fondere storia, arte e convivialità, offrendo nuove esperienze a un pubblico sempre più variegato.

Superfici Ceramiche
ETRURIA design
bicottura
Concetto Spaziale
Emerald green (craquelè)
13x22.2 cm Rombo - -
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