Suites tra cielo e lago

Si chiamano Audrey e Marilyn le suites realizzate da Valentina Galassini all’ultimo piano di una palazzina liberty di Como. Costruita nel 1902 da un’importante famiglia dell’epoca e utilizzata come casa unifamiliare fino al 1983, è oggi suddivisa in piani e funzioni diverse, tra cui la residenza Lake Como Skyview al piano mansardato. “La scelta del nome è nata dalla favorevole posizione vista lago ma anche dalla presenza di 23 aperture vetrate che regalano diverse prospettive visuali sul panorama e sul cielo”, ci spiega la designer e proprietaria della residenza, che ha voluto e realizzato in prima persona il raffinato progetto. L’intervento, che ha previsto una ristrutturazione totale e la realizzazione di nove aperture velux 140×90 – quattro per suite più una nel disimpegno tra le due – ha scelto di valorizzare la preesistenza delle originarie travi a vista in legno e la sequenza di 14 finestrine ovali localizzate a 30 cm da terra lungo tutto il perimetro del piano. “La presenza di elementi lignei e di aperture che ricordano gli oblò danno la sensazione di trovarsi su una barca”, ed è stata questa ispirazione a guidarla nel declinare due aspetti centrali del suo progetto: l’utilizzo di grandi lastre ceramiche e una modalità di posa pensata ad hoc per ciascuno spazio. Nelle zone living, la scelta delle lastre Amaranto di Cercom ispirate al marmo è stata “dettata dalla volontà di esaltare la presenza delle travi attraverso una pavimentazione bella e prestigiosa senza tuttavia prevaricarne l’importanza e il valore di elemento caratteristico della casa”, realizzando una superficie luminosa che richiama, con le sue venature color ruggine, l’estetica e i colori delle travi. Ma anche la posa a 45° delle lastre concorre a richiamarne l’andamento e permette, al tempo stesso, di “trasmettere una sensazione di scorrimento e allargare la percezione visiva degli ambienti”.  Per la pavimentazione dei bagni ho scelto Yacht Club, “una collezione di Cerasarda molto innovativa che trae ispirazione dai rivestimenti in doghe in legno marino, posandola nelle modalità utilizzate per realizzare i ponti in tek delle barche da lago”. Sulle pareti sono state posate le lastre Magistra Fior di Bosco di Serenissima, “scelte per il grande formato e perché, ad occhi meno esperti, possono sembrare delle vere lastre di marmo. Le ho volute posate a tutt’altezza, con l’intenzione di realizzare un ambiente molto uniforme con materiali di pregio”. L’armonia degli ambienti è frutto di una grande attenzione alla posa del gres porcellanato, eseguita a regola d’arte dall’impresa edile Zani di Como. Trattandosi di un edificio storico, non è stato possibile fare interventi trainanti, ma si è potuto intervenire nell’ambito dell’Ecobonus 110 “lavorando sulle performance energetiche dell’unità residenziale, coibentando tutto il soffitto, sostituendo tutti gli infissi e scegliendo la soluzione del riscaldamento a secco a pavimento”, per il quale le lastre ceramiche costituiscono anche la scelta tecnica in grado di garantire le migliori prestazioni.