Progetti

Marconi Express People Mover - Bologna - Bologna

Smart, ecologico e soprattutto contemporaneo

A Bologna, una grande opera, complessa e sostenibile, collega in sette minuti l'aeroporto alla città
Autore
Elena Pasoli
Progetto
Iosa Ghini Associati
Contractor
Consorzio Integra
Superfici Ceramiche
CERDISA
Anno di realizzazione
2020

Bologna è il principale snodo ferroviario italiano e allo stesso tempo possiede un aeroporto internazionale che, prima della pandemia, movimentava circa 10 milioni di passeggeri all’anno. Tuttavia i due sistemi non avevano mai trovato un dialogo reale e così poteva accadere di impiegare anche un’ora, nel traffico cittadino, per spostarsi dalla stazione all’aeroporto e viceversa. Per superare questo gap e confermare il ruolo di Bologna come nodo nevralgico della mobilità nazionale è stato recentemente realizzato il primo People Mover italiano, un sistema di trasporto, sopraelevato e su ruote di gomma che riducono drasticamente l’impatto acustico, progettato dallo studio Iosa Ghini Associati. La sua carica di innovazione non si esprime soltanto nell’ambito tecnologico (il mezzo è alimentato elettricamente e totalmente automatico, privo di conducente a bordo), ma anche nelle sue caratteristiche architettoniche studiate con attenzione per l’inserimento nel paesaggio urbano ed extraurbano. “Marconi Express – ci illustra l’arch. Massimo Iosa Ghini – è la struttura innovativa elettrica e sostenibile che ha la funzione di unire l’aeroporto della città di Bologna alla stazione centrale ferroviaria in poco più di sette minuti con una fermata intermedia, un progetto di cui siamo molto orgogliosi. Il sistema si sviluppa su un nastro retto da pilotis, il che consente l’attraversamento degli shuttle elettrici su binario di zone urbanizzate. Naturalmente abbiamo disegnato anche le stazioni atte ad accogliere il flusso dei passeggeri. Da parte nostra ha implicato tanti anni di lavoro, con l’obiettivo di imprimere un concetto di sostenibilità in un’opera così complessa. Abbiamo voluto inserire lungo il percorso una cortina di pannelli fotovoltaici che fornisce il 30% di tutta l’energia utile al sistema. È un modo di muoversi smart, ecologico, che ha nelle forme architettoniche un’idea di contemporaneità”.
L’infrastruttura, della lunghezza totale di circa 5000 metri, nella sua figura di un elegante e leggero nastro sopraelevato unisce esigenze costruttive e tecnologiche a valori compositivi; la linea dei piloni di sostegno e il nastro continuo metallico della monorotaia si integrano in modo armonico accostando due materiali distinti. I 125 piloni in cemento armato faccia a vista culminano con un elemento plastico di altezza variabile da 5,2 a 18 metri, che si apre a calice richiamando lo sviluppo degli archi dei portici della città. Un elemento particolarmente suggestivo, fortemente riconoscibile e attrattivo, soprattutto ora che i Portici di Bologna sono stati dichiarati patrimonio mondiale dell’umanità Unesco.
Una passerella corre lungo il binario come via di fuga per il passeggero in caso di emergenza e la visione d’insieme è un lungo nastro ecologico con l’utilizzo equilibrato di pannelli fotovoltaici e zone di verde.
In questo contesto, la ceramica, dalla scala urbana al dettaglio, assume una funzione tecnica: oltre alla qualità estetica, la pavimentazione Cerdisa Archistone superficie Grip risponde a requisiti di manutenibilità, resistenza all’usura, al gelo, allo scivolamento, garantendo eccellente fruibilità e durata nel tempo.

Superfici Ceramiche
Cerdisa, Archistone
grès porcellanato
Grafite
30x60 cm

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