Progetti

Complesso residenziale Cedrus Residence - Minusio (Svizzera)

Relax sul lago

A Brioni, frazione collinare del borgo ticinese di Minusio alle porte di Locarno, sorge da pochi mesi un lussuoso complesso di villeggiatura dall'architettura elegante e rigorosa, con un'ampia area wellness & spa condominiale
Autore
Riccardo Bianchi
Progetto
Sabrina Cherubin
Superfici Ceramiche
FLORIM
Anno di realizzazione
2020

Sull’apice settentrionale svizzero del Lago Maggiore, Minusio appartiene a quel gruppo di borghi solatii che, senza quasi soluzione di continuità, introducono Locarno per chi viene da Lugano o Bellinzona. Un paese rivierasco di 7 mila e passa abitanti, per tradizione secolare un luogo di rilassante villeggiatura, che come un colorato arazzo si srotola lungo la montagna fino a toccare l’acqua del Verbano. Qui, tra parchi, ville e palazzi patrizi che hanno ospitato celebrità come gli anarchici Bakunin e Cafiero e il pittore-poeta Elisar von Kupffer, è stato di recente inaugurato il lussuoso Cedrus Residence. Stile sobrio e neomodernista, un riuscito ambientamento nel paesaggio e una strepitosa vista sul lago e i monti che lo rinserrano, si compone di quattro blocchi indipendenti – 21 gli appartamenti tutti domotizzati e personalizzabili – che condividono una wellness & spa area con piscina indoor, irresistibile nel suo allestimento scenico sotto una copertura lignea a spiovente, e, all’aperto, una ampia terrazza panoramica con una piscina a sfioro e diversi gazebo posizionati per godersi nel massimo relax ogni singolo momento della estate.
L’architettura del complesso è stata curata dallo stesso general contractor dell’operazione ovvero Studiogest Investment & Real Estate, mentre una buona parte degli interni reca la firma di Sabrina Cherubin, architetto e lighting designer con un avviato studio a Milano, maestra nel catturare il sentimento dei luoghi, mixarlo con i desideri e le esigenze dei committenti e così conferire al progetto nel suo insieme un’identità unica e soprattutto un’anima. “L’intervento”, dice Cherubin, “è stato stimolante. Molti gli spunti offerti dalla situazione. L’atmosfera, la luce, il contesto, la riflessione sui materiali, la dimensione del lavoro che coinvolgeva principalmente l’area wellness & spa, un grande spazio condominiale comprendente docce aromatiche/terapeutiche, sauna, bagno turco, sale trattamenti, area relax, sala fitness con attrezzature Technogym, e piscina coperta oltre alla rete dei corridoi d’accesso e di collegamento e alla piscina all’aperto. Uno dei punti nodali che ha attirato l’attenzione mia e del mio studio è stata l’interazione tra l’interno e lo spettacolare esterno. Considerata la sua bellezza pacificante, era quasi obbligatorio fare in modo che il paesaggio entrasse il più possibile nell’ambiente dedicato al benessere e, in un certo senso, si rispecchiasse nei materiali e nei colori”. Di qui la soluzione delle amplissime vetrate che giocano un ruolo da protagoniste anche nel progetto illuminotecnico, una collaudata specialità di Sabrina Cherubin, e la scelta dei materiali per i rivestimenti, il legno caldo al soffitto, il metallo della fontana ad arco che alimenta a cascata la vasca, la pietra tagliata in formati differenti a foderare la parete di fondo dell’ambiente piscina caratterizzata da una suggestiva posa irregolare leggermente tridimensionale; e infine il grès porcellanato per i pavimenti, per i quali sono stati impiegati prodotti della collezione Walks/1.0 di Floor Gres (Made in Florim). “Questa linea”, spiega la progettista, “ha un grande vantaggio: il grès porcellanato interpreta con perfetto mimetismo l’estetica della quarzite, proprio il tipo di roccia metamorfica che mi ispirava il luogo, ma offre prestazioni ben più elevate in termini di durata e resistenza, e senza alcuna ossidazione”. Sabrina Cherubin l’ha utilizzata con sapiente raffinatezza e sensibilità esplorandone le nuance cromatiche con l’intento di trovare il migliore accordo con la palette dell’interno e della natura circostante. Gli spazi esterni vestono così la finitura Gray, spiccatamente “petrosa”, applicata in lastre di vari moduli (“le piastrelle avrebbero molto appesantito l’impressione visiva”) e spessori, posate “a casellario” per creare una texture rigorosa e insieme mossa, mentre per quelli interni la scelta è caduta sulla variante White, che vanta un rilevante contrasto allo scivolamento.
Resta da fare un cenno sull’illuminazione che amalgama in armonia luce naturale e artificiale perseguendo, sulle superfici, sottili vibrazioni volumetriche e scultoree. Dice l’architetto: “Ho voluto una luce soffusa, discreta, calda, con sfumature che vanno dal rossiccio, all’arancione, al giallo, fino al bianco caldo. Una luce che accentuasse il più possibile la sensazione di benessere e di relax che deve comunicare una spa, che sottolineasse la sensorialità, visiva come pure tattile, dei materiali impiegati”. Insomma il giusto complemento di un progetto con l’anima, che coglie il senso del luogo ed esalta il senso dello “star bene”.

Superfici Ceramiche
Florim
grès porcellanato
Walks/1.0
White, Gray
40x80 60x60 40x120 60x120 80x240 cm

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