Condividere pensieri, bisogni, passioni, aspettative. Del committente, naturalmente.
È questo il punto di partenza dello studio B + P Architetti che nel giro di un decennio – è stato fondato a Prato nel 2010 da Alessia Bettazzi e Pierluigi Percoco – ha saputo imporsi all’attenzione nazionale e internazionale con numerosi riconoscimenti.
“La prima cosa che facciamo quando affrontiamo un nuovo lavoro”, spiega l’architetto Percoco, “è realizzare una sorta di ‘raccolta ragionata di idee’ insieme alla committenza. Si tratta di un dialogo aperto e condiviso, da cui scaturiscono le linee guida sulla base delle quali nasce il progetto architettonico finale”.
Così quando si è trattato di trasformare un’abitazione privata di 170 metri quadrati in due diverse unità – un appartamento per accogliere una giovane coppia e uno studio professionale – la strategia messa in atto dagli architetti è stata quella di realizzare “un progetto sartoriale, capace di raccontare la vita delle persone che vi abiteranno”, come ha sottolineato Percoco.
Siamo nella cittadina collinare di Cassano delle Murge, cuore dell’entroterra barese. La casa, tutta a piano primo, è stata donata dai genitori alle due figlie, per ricavare un doppio spazio con differenti funzioni: una residenza e uno studio professionale, tra loro indipendenti.
Gli architetti hanno optato per scelte progettuali in linea con la giovane età delle due committenti, anche per quanto riguarda la necessità di adottare un budget piuttosto contenuto.
Nei 120 metri quadrati dell’appartamento, il team di B + P Architetti ha creato spazi fluidi, senza rigide suddivisioni. In particolare nell’area giorno, gli ambienti sono organizzati in maniera conviviale per ospitare numerosi amici: l’ingresso è schermato da un semplice mobile-libreria, mentre la cucina, arredata con mobili bianchi in linea, è celata da una parete color verde-oliva, che rimanda alla tradizione agricola del territorio. Più intima l’area notte, ma sembra tagliata in modo fluido e funzionale.
Le scelte cromatiche creano un fondale neutro, capace di adattarsi ad arredi e oggetti che nel tempo possono cambiare, lasciando così ai padroni di casa la possibilità di personalizzare gli interni a seconda delle esigenze (e del mood) del momento.
Anche il rivestimento ceramico dei pavimenti contribuisce a questo risultato. La collezione ‘Blow’ nella nuance grigio tenue Dust Flat di Blustyle corre su tutta la superficie giorno e notte dell’appartamento senza soluzione di continuità, ricreando un effetto cemento per texture e cromatismo, dalla matericità pura e architettonica, che regala agli ambienti un segno giovane e contemporaneo.
Non mancano scelte estetiche originali e raffinate, come la parete-boiserie, che cela l’ingresso alla zona notte, con motivi geometrici serigrafati sui toni del grigio (è prodotta da Albed su disegno degli stessi progettisti, qui nel ruolo di designer).
Grande attenzione è stata rivolta al progetto della luce. “Per noi è un elemento importante”, ha spiegato l’architetto Percoco, “ed è sempre sviluppato in due direzioni, fra di loro complementari. C’è la luce ‘architetturale’, che scolpisce e valorizza il contesto, come per esempio la lama luminosa che corre lungo il profilo della testata nella camera da letto; c’è, poi, la luce ‘funzionale’, che si esprime nel singolo punto luce: per esempio, il lampadario, che svetta sopra il tavolo da pranzo”. Anche in queste caso vincono soluzioni minimali e la scelta di modelli dal design minimale.
“Il nostro obiettivo è sempre lo stesso: stare dalla parte dei committenti per non dimenticare che le case che progettiamo non ci appartengono. Tuttavia è lì che lavoriamo ed è lì che desideriamo proporre la nostra visione di architetti. Che altro non è che una sintesi (speriamo felice) di quelle che saranno le aspettative di chi quegli spazi li abiterà per davvero”.