Nuova vita per l’ex Schmidt Brewing Company di Philadelphia

The Piazza Northern Liberties è un intervento di rigenerazione urbana che crea un complesso misto residenziale e commerciale nell’omonimo sobborgo a nord della Old City di Philadelphia. Recupera parte del sito che in passato fu della Christian Schmidt Brewing Company, il più importante produttore di birra cittadino che, fondato a Philadelphia nel 1860, lascia la città alla fine degli anni ottanta del Novecento.
NoLibs è un quartiere in divenire, giovane e dinamico, che negli ultimi anni ha attirato professionisti, imprenditori, artisti e studenti per la sua vicinanza al centro città e la varietà della sua offerta residenziale e di servizi. Ha anche una storia bicentenaria che ha prodotto un patrimonio architettonico e urbano di valore: nel 1985 la nascita del Northern Liberties Historic District riconosce i caratteri di un edificato che si è modellato su Greek Revival, Federal Style e Italianate architecture. Oltre 200 suoi edifici sono oggi tutelati, iscritti nel National Register of Historic Places.
L’Italia è quindi riferimento quasi obbligato per The Piazza, il progetto di rigenerazione completato nel 2017 dalla società di sviluppo immobiliare di alta fascia basata a Philadelphia Post Brothers. L’architetto incaricato della sua realizzazione è la sua vice president of design Rebecca Frisch, che nel curriculum vanta collaborazioni con lo studio premio Pritzker Venturi Scott Brown and Associates e Cecil Baker + Partners.
The Piazza a Northern Liberties si inscrive in un ampio lotto dal profilo irregolare. Si compone di quattro volumi raggruppati attorno a uno spazio-piazza centrale di connessione e socialità. I tre volumi realizzati ex novo costituiscono il complesso “Navona”, ispirati in struttura, materiali e forme dell’architettura al passato produttivo del luogo. “Montesino” è invece il recupero di una parte della preesistenza ex industriale.
Al centro della piazza, “The Cove” (la baia) arriva nel 2020 disegnato dal progetto impostato dal locale studio DIGSAU. Inserito tra percorsi pedonali e ampie aree pubbliche, è uno spazio privato votato al relax e al benessere. Piccola isola in mezzo alle residenze, realizza due piscine con solarium chiuse e movimentate da aiuole verdi, un basso volume contenente palestra e centro benessere e una serie di piccoli padiglioni destinati a ospitare differenti funzioni. Aperti verso l’interno, creano punti per la socialità, protetti superiormente da un sistema di brise soleil, e funzionali cucine nate per arricchire le attività possibili all’aperto.
Pannelli verdi, vetrati e riflettenti, sono posati tra i volumi a definizione del perimetro esterno. Il triangolo è il leitmotiv di un progetto che lo utilizza in pianta e negli alzati per dare dinamicità e sfruttare a pieno il ruolo centrale della luce naturale.
Nei dichiarati riferimenti al Bel Paese, non poteva mancare l’utilizzo di prodotti italiani. Le lastre ceramiche sono state preferite al cemento a vista, che domina tutt’intorno e conferisce il carattere all’intervento architettonico, nei rivestimenti delle superfici orizzontali e verticali di “The Cove”. La scelta è caduta sulla serie Glocal, nel colore Ginger, dell’italiana Mirage, individuata per la sua capacità di ricreare l’effetto del cemento spatolato meglio di quanto potesse fare lo stesso cemento. Secondo Rebecca Frisch “i toni caldi e le morbide texture che i prodotti ceramici erano in grado di creare erano una tavolozza ancora più invitante di quella che il cemento poteva offrire. È stato utilizzato un unico materiale su tutte le superfici, orizzontali e verticali, interne ed esterne dei padiglioni, degli spazi esterni e anche dentro le piscine. Questa totale uniformità ha reso questo spazio ancora più attrattivo”.