La sostenibile leggerezza del college

A cinquant’anni dalla sua costruzione, la severa ala A del Fleming College appariva obsoleta sia nell’aspetto che nella funzionalità, oltreché inadatta al ruolo di “accesso” al Sutherland Campus di Peterborough, all’interno del quale è stata realizzata nel 1973. Il college ha dunque deciso di intraprendere un intervento di radicale rinnovamento con l’obiettivo di creare un’architettura dall’aspetto contemporaneo e in grado di soddisfare gli standard di formazione e sostenibilità del 21° secolo. Il progetto, affidato allo studio Gow Hastings Architects, ha previsto innanzitutto la rimozione dell’involucro di alluminio marrone scuro che rivestiva la struttura in acciaio dell’edificio, sostituita da pannelli in alluminio alpolico. La scelta dei colori ha visto una stretta collaborazione tra il college e i progettisti nel creare un’immagine forte e un’integrazione armoniosa con il marrone degli altri edifici del campus e il corten delle case del quartiere. L’effetto di leggerezza deriva inoltre dalla disposizione di questi pannelli secondo angoli diversi, una scelta progettuale che produce un effetto ottico di diverse gradazioni dello stesso colore, oltreché dall’utilizzo di pannelli con piegature a fisarmonica e di versioni forate sopra le finestre. Per portare lo stesso effetto di leggerezza all’interno dell’edificio si è proceduto alla sostituzione di molte pareti opache con delle vetrate, alla realizzazione di padiglioni vetrati per demarcare l’ingresso dei principali percorsi e all’inserimento di un hub centrale trasparente che funge da luogo di incontro e fonte di luce per tutti i piani grazie alla sua copertura a lucernario.
Per migliorare la sostenibilità sono state costruite delle nuove coperture e utilizzati vetri ad alta efficienza energetica, lampade a led con sensori di presenza e componenti per l’edilizia realizzati con materiali riciclati, tra cui piastrelle ceramiche costituite da almeno il 40% di materiale riciclato che soddisfano i requisiti stabiliti dal sistema di classificazione degli edifici Leed, dal Green Building Council degli Stati Uniti e dall’EU Eco-management and Audit Scheme (Emas).
I colori interni riprendono quelli esterni con il bianco delle pareti intonacate, il giallo vivace delle vetrate e le composizioni cromatiche delle lastre ceramiche, posate sia a pavimento che a parete. Il progetto, che ha ricevuto numerosi premi tra cui il Ceramic of Italy Tile Competition 2021 per la categoria edifici istituzionali, ha scelto di rivestire i pavimenti con la collezione effetto pietra Discover di Panaria Ceramica, alternando il bianco White con il grigio Origin. La collezione I Colori di CE.SI Ceramica è stata invece utilizzata per creare partizioni verticali colorate mixando il Bianco con il giallo scuro Vanadio, il grigio Perla, il grigio scuro Torba e il grigio chiaro Quarzo. Gli stessi prodotti sono stati utilizzati anche nei bagni, dove troviamo Origin sui pavimenti e I Colori alle pareti, rivestite da uno splendente Bianco puntellato da composizioni cromatiche che riprendono le colorate geometrie delle aree comuni.