Progetti
La salute al centro
Donatella Bollani
Dave Burke
Perkins & Will
Wilkstone
Nemo Tile, Stone Source
2019
I moderni spazi per la cura sono sempre più confortevoli e ispirati dalle tendenze dell’interior decoration più contemporanee; lo confermano i numerosi ambulatori – anche di grandi gruppi ospedalieri – che da qualche anno stanno occupando il centro delle città per portare i loro servizi in prossimità della crescente clientela, sia pubblica che privata. Entrare in ambulatorio per l’esame del sangue o una visita è una esperienza sempre più “domestica”, che ci allontana dal ricordo degli spazi clinici ed ospedalieri dei nostri anni della giovinezza; ci accolgono aree living, coffee shop, desk di registrazione molto informali, sale di attesa con zone dedicate al gioco dei bambini e all’accudimento di persone in età.
Questa tendenza è in atto in tutti i grandi centri urbani del mondo, ed è questo anche il caso della NYC Healthcare Clinic a Midtown Manhattan.
“Quando una delle principali cliniche universitarie di New York ha pensato di costruire una struttura ambulatoriale nel centro di Manhattan, l’obiettivo primario è stato quello di offrire una moltitudine di servizi in un luogo in cui vi è una elevata densità abitativa e la presenza di numerosi uffici”, racconta Brooke Horan, lead designer del progetto in Perkins & Will, studio americano con sedi in tutti gli USA, a Londra, in Danimarca, a San Paolo del Brasile, in Canada e a Shanghai. Questa mission ha portato all’acquisto di un ex edificio per uffici commerciali di venticinque piani per 22.400 metri quadrati, ideale per le funzioni che doveva accogliere e per la posizione assolutamente centrale. “Abbiamo voluto disegnare degli spazi molto accoglienti e luminosi”, racconta Horan, “Portando la luce naturale anche in aree distanti dagli accessi e nelle zone interrate dove abbiamo previsto il posizionamento delle sale per le risonanze magnetiche, i laboratori e le sale operatorie. Un risultato che ha trovato il suo pieno compimento nella possibilità di sfruttare anche la trasparenza dell’involucro, che ci ha consentito di aprirci alla città con viste sorprendenti e inusuali”.
La clinica ha molte sedi ambulatoriali e una qualità del servizio molto apprezzata. “Lavorare ad una caratterizzazione degli spazi” continua Broke Horan, “che si accordasse con l’unicità dell’istituzione committente, era un imperativo”. Gli spazi sono articolati e al contempo coinvolgenti, con una scansione ritmica precisa e differenziata a seconda delle aree, una qualità estetica molto elevata ottenuta da una attenta calibrazione di superfici e tonalità di colori accoglienti.
Questo progetto è il vincitore della categoria “Istitutional” del Ceramics of Italy Tile Competition 2020 – il riconoscimento, giunto alla 27° edizione, che Confindustria Ceramica assegna a tre architetti/interior designers nordamericani per le migliori progettazioni (commerciali, residenziali e istituzionali) realizzate con piastrelle di ceramica italiane nel mondo – grazie all’originale utilizzo delle lastre Laminam e alla posa delle lastre effetto pietra di Saime Ceramiche.
“Le lastre di gres porcellanato italiane hanno vinto in modo schiacciante la comparazione con altre proposte”, continua la lead designer della NYC Healthcare Clinic. “Il team di progetto ha studiato un’applicazione piuttosto unica per il gres porcellanato all’interno della parete che accoglie il pubblico negli ingressi di ciascuno dei venticinque piani dell’edificio. Questa superficie ricorda le vedute su Midtown Manhattan, i giochi di luce sulle facciate vengono ricreati attraverso la natura tettonica delle lastre di Laminam”. La parete accoglie delle nicchie che contengono insenature luminose. I progettisti hanno voluto utilizzare un materiale che avesse una consistenza, una qualità riflettente e una durevolezza dalle performance indiscutibili, essendo posato in un ambiente frequentato da molti visitatori al giorno.
Le piastrelle grigie effetto pietra di Saime Ceramiche sono invece state specificate per il pavimento della hall, fornendo una soluzione igienica e ad alte prestazioni anch’essa ideale per uno spazio a così alto calpestio.
La scelta delle superfici ceramiche è stata anche determinata dalla assoluta necessità di avere in capitolato un materiale facilmente igienizzabile, atossico e sostenibile: “Oltre alla atossicità”, conclude Broke Horan, “sono state condotte valutazioni dei rischi relativi ai cambiamenti climatici e alla resilienza dei materiali e anche in merito a questi aspetti la scelta del gres ci è sembrata la più appropriata”.
grès porcellanato
Oxide
Bianco
Mix
Saime
grès porcellanato
Volcano
Grigio