Progetti
La nuova vita di un hub industriale
Laura Milan
Davide Buscaglia
Unprogetto + studio Bulbus | Carlotta Berta, Elisabetta Paiano, Francesca Grua, Valeria Icardi
ABK
2020
Brix Brew Pub è una birreria aperta a Collegno, centro da 50.000 abitanti alle porte di Torino, che trasforma profondamente un capannone ex industriale risalente agli anni sessanta. Il progetto viene sviluppato da Carlotta Berta e Francesca Grua (Studio unprogetto), Elisabetta Paiano (Studio Bulbus) e Valeria Icardi (Bottega Botanica).
La trasformazione riflette il profondo cambiamento di questa parte di città. Collegno è un comune fortemente cresciuto nel secondo dopoguerra lungo l’asse barocco che collega Torino con Rivoli. È conosciuto per il famoso manicomio, ospitato dalla seicentesca Certosa Reale che presto accoglierà nuovi spazi per l’Università di Torino. Ha visto anche l’avanguardistica esperienza del Villaggio Leumann, l’evoluto quartiere operaio voluto alla fine dell’Ottocento dall’illuminato imprenditore elvetico Napoleone Leumann a servizio del suo cotonificio.
Il Brix Brew Pub si posiziona al centro di una consolidata area industriale in corso di trasformazione grazie al relativamente recente arrivo della metropolitana. L’infrastrutturazione ha portato nuove residenze, un centro commerciale, negozi e servizi che si sono affiancati all’originario tessuto di piccole attività manifatturiere, riconvertendo parzialmente edifici man mano dismessi e occupando aree libere.
L’intervento dà nuova vita a un volume prefabbricato che per decenni aveva ospitato una piccola attività familiare, la cui più giovane generazione ha deciso di investire nell’apertura di un pub con cucina e produzione di birre artigianali. Ridefinisce gli spazi interni del capannone, ampi sia in superficie che in altezza, senza perdere i loro elementi caratterizzanti. Raddoppia i livelli interni aggiungendo un nuovo soppalco sorretto da una struttura metallica a vista e accessibile da una grande scala a due rampe. Al piano terra posiziona la cucina e i grandi impianti per la produzione delle birre, entrambi a vista alle spalle del lungo bancone che, diagonale rispetto alle semplici direttrici planimetriche, divide lo spazio in modo più dinamico.
Le aree per gli avventori occupano entrambi i livelli: al piano terra consentono la degustazione delle birre, arredati con differenti tipologie di comodi divani e sedute, mentre il primo è riservato al ristorante a cui si affianca un informale spazio per il relax, separato.
L’interior design è caratterizzato da arredi realizzati su disegno affiancati a mobili di recupero. Definisce e si adatta alle funzioni dei diversi spazi, unendo il velluto a legno e metallo. I progetti del verde e dell’illuminazione sono parte integrante di una trasformazione che utilizza colori di fondo neutri e chiari, in cui il grès porcellanato italiano prodotto da ABK gioca un ruolo di primo piano, rivestendo tutte le pavimentazioni e alternando tipologie e finiture. Ghost nella versione Rope rafforza il carattere industriale del piano terra ricorrendo ai caldi toni della polvere. Play Labirinth, nelle versioni Clay e Sage, è invece posato al piano superiore facendo rivivere le vecchie cementine.
“La sfida di Brix è stata quella di voler mantenere l’anima industriale del luogo, inserendo all’interno un progetto giovane e innovativo”, commenta Carlotta Berta. “Un brew pub con cucina gestito da 3 under 30: Rachele, maestro birraio; Davide, cuoco e Alessandro, barista. Gli ampi spazi permettevano di creare tipologie di fruizione molto diverse (dal ristorante alla degustazione, passando per il pub), ma la volontà progettuale è stata quella di mantenere un filo conduttore forte. Ferro, bulbi luminosi e piante sono stati gli elementi guida di questo processo, che si sviluppa lungo i vari ambienti attraverso pannelli grigliati, pilastri in cemento armato e scale industriali”.
grès porcellanato
Rope, Labyrinth Clay e Labyrinth Sage
60x120, 20x20