Progetti
La casa raddoppia
Laura Ragazzola
Alexander Angelovsky
Denis Sokolov, Svoya Studio
FLORIM
2019
“Più che un progetto d’interiors che unisce due appartamenti per ricavarne uno più grande, questa è la storia di una giovane coppia e del suo desiderio di diventare una grande famiglia”. Sorride mentre parla Denis Sokolov, che insieme a Juliya Martynenko, ha fondato Svoya, giovane ed emergente studio ucraino di architettura. “Non siamo soltanto un team che si occupa di design. Per noi il progetto di uno spazio è il riflesso della personalità di chi lo andrà ad abitare. Il nostro lavoro consiste nel capire le esigenze, le necessità dei nostri committenti ma anche nel condividerne sogni e desideri, proprio come è successo in questa casa”. Siamo a Dnipro, terza città per numero di abitanti dell’Ucraina, strategico porto fluviale (si affaccia sul fiume Dnepr) nella parte orientale del Paese, a circa 400 chilometri da Kiev, la capitale. Qui ha base lo studio Svoya e qui si trova ‘Step-up House’ (letteralmente, la casa aumentata), nome che riflette il progetto di vita dei giovani padroni di casa (“Ci piace attribuire un slogan ad ogni nostro lavoro, che ne riassuma l’obiettivo …”, confida il progettista).
I 196 metri quadri del nuovo appartamento, nato dall’unione di due unità distinte, sono il risultato di una perfetta combinazione fra spazi pubblici e spazi privati. Il living si raccoglie intorno al camino, che diventa il perno dal quale si sviluppano, in modo indipendente ma sempre in contatto visivo, la cucina, l’area pranzo e il soggiorno. Questa soluzione distributiva libera l’ambiente da rigide suddivisioni, pur definendo aree funzionali ben precise, rendendo gli spazi permeabili alla luce e anche più vivibili: genitori e figli possono infatti relazionarsi con facilità e svolgere insieme tutte le attività domestiche (mangiare, cucinare, rilassarsi ma anche trascorrere momenti piacevoli).
Non mancano le ‘isole’ di privacy. Dal living una spazio-galleria conduce alla parte più privata della casa dove si trovano le camere da letto dei genitori e dei figli. Quest’ultima include anche una ‘game room’, dove un ballatoio-rifugio diventa una sorta di trampolino da dove i bambini possono ‘tuffarsi’ sul grande sofà sottostante. Non solo. Anche i genitori hanno uno spazio tutto per loro: dal soggiorno una ‘porta segreta’, conduce a un ampio spazio multifuzione off limits ai bambini, che è studio, lounge-bar e area relax.
Comun denominatore degli spazi giorno-notte, la scelta di materiali naturali per i rivestimenti. Il legno e il grès porcellanato (si tratta della collezione ‘Timeless’ nella colorazione ‘Ceppo di Grè’ di Cerim) si alternano su pareti e pavimento con grande equilibrio e sapienza cromatica: il calore del legno si sposa perfettamente con il grigio luminoso della ceramica effetto-marmo, creando un insieme soft e riposante. In soggiorno, listoni di legno si allungano dal pavimento alle pareti, senza soluzione di continuità, creando ampie boiserie che salgono sino al soffitto, mentre lastre in grès porcellanato dal grande formato (cm 60×120) rivestono l’intero volume che cela il camino, creando un elemento architettonico di grande personalità. Gres porcellanto anche per la pavimentazione della cucina e dei bagni (qui, viene usato il formato quadrato di cm 60×60), per garantire maggior resistenza e facilità di pulizia, mentre nelle camere il legno ritorna da protagonista.
Una palette di colori morbidi caratterizza tutta la casa, fatta eccezione per le note più accese (bordeaux e turchese) usate per i tendaggi in velluto. Infine, il progetto d’arredo mostra una vocazione tutta nordica nella scelta di forme e materiali, senza rinunciare a un tocco hi-tech in cucina con funzionali inserti in acciaio inox.
grès porcellanato
Timeless
Ceppo di Grè
60x60, 60x120 cm