Unico operatore di borsa valori in Corea del Sud, la KRX, Korea Exchange Company, ha rinnovato la propria sede sull’isola di Yeouido, a Seul. Quartiere centrale, conosciuto come “la Wall Street” del Paese, ospita il distretto finanziario della capitale e vede la successione fra aree verdi – sono cinque i parchi di Yeouido – e alti grattacieli contemporanei, tutti abbracciati dal fiume Han.
È in questo contesto che lo studio di architettura coreano Design Bono, coordinato da Nayeon Kim, si è occupato del progetto di riqualificazione per l’involucro della sede KRX, inaugurata negli anni Settanta e non più in linea con i paradigmi dell’architettura contemporanea, soprattutto in termini di contenimento delle dispersioni energetiche e di composizione degli spazi legata al benessere di chi li vive giorno per giorno.
Nayeon Kim descrive in prima persona il percorso progettuale: “’40 anni di storia rinasceranno come un esempio di avanguardia’: è questo il claim con cui presentiamo il nostro progetto per la Borsa della Corea. L’obiettivo principale è stato di far rinascere l’edificio principale della sede di KRX, protettrice del mercato dei titoli a Yeouido, proponendo un edificio futuristico dotato di infrastrutture all’avanguardia, dopo una ristrutturazione che, agendo radicalmente su un involucro degli anni Settanta, ha aggiornato gli impianti e lo ha trasformato in un edificio a basso impatto. Il progetto è stato concepito mettendo al centro persone che lo abitano: si è pensato prima di tutto al benessere dei singoli, cercando di riflettere in modo adeguato la composizione dello spazio e le richieste della committenza”.
Il focus sulla sostenibilità è stato fra le priorità progettuali e non ha riguardato solo la parte impiantistica, ma anche un aggiornamento sui materiali, scelti proprio in base al loro ciclo di vita e al processo produttivo virtuoso. “Nella scelta sui materiali di finitura, ci si è concentrati su soluzioni che fossero durevoli nel tempo, che avessero un aspetto sofisticato anche al variare delle tendenze e che non richiedessero frequenti riparazioni”. La scelta ha dunque privilegiato le superfici ceramiche e, più nello specifico, quelle di Cotto d’Este e Blustyle, l’alternativa giusta per il rivestimento delle superfici dell’elegante ed arioso edificio, i cui ampi spazi durante il giorno sono invasi da una suggestiva luce naturale.
Per i rivestimenti è stata posata la collezione Kerlite 5 Plus Limestone di Cotto d’Este, un gres porcellanato laminato di 5,5 mm, nelle superfici Natural, Honed e Blazed e nella tonalità Amber.
A pavimento è stata invece posata la collezione Yosemite di Blustyle nella nuance Park, una collezione in gres porcellanato di 9,5 mm con una personalità marcata ed elegante, adatta a progetti di ispirazione moderna.
“Negli edifici per uffici, il marmo è spesso usato come materiale di finitura per pavimenti, ma è difficile mantenerne la qualità; per questo abbiamo preferito materiali più resistenti del marmo naturale e in grado di mostrare superfici simili. Anziché una pittura o una carta da parati – difficili da gestire, anche per le pareti è stata utilizzata ceramica, fra piastrelle e lastre sottili di grandi dimensioni, scelte per evitare discontinuità”, chiude Nayeon Kim.