Inclusiva esclusività

Winnipeg, capoluogo della provincia canadese del Manitoba, non si sottrae al fascino di un luogo ai confini del mondo. Coperta di neve da novembre a marzo, si è sviluppata attorno al nucleo storico di The Forks, in anni recenti rigenerato per ospitare negozi, ristoranti, concerti e mostre. Poco distante sorge l’iconico edificio museale del CHMR, firmato dall’architetto americano Antoine Predock, dedicato ai valori dei Diritti Umani. Tutt’intorno un pervasivo tessuto urbano fatto di minute residenze monofamiliari, all’interno del quale si insinuano luoghi e non luoghi che fungono da poli di attrazione. Tra questi il complesso del Garden City Shopping Centre, inaugurato nel lontano 1970, costituisce un riferimento per l’intera città, con i suoi oltre 35 mila metri quadrati di superficie coperta, sotto la quale trovano spazio più di 75 negozi e 11 ristoranti. Qualcosa di più di un semplice centro commerciale, visto che al suo interno, durante la rigida stagione invernale, trovano rifugio ben temperato non soltanto le pulsioni di consumo, ma anche parte della vita sociale della comunità.
Il complesso è stato recentemente oggetto di un radicale intervento di ristrutturazione affidato alle competenze di Ruscio Studio, sodalizio di architettura con base operativa a Montreal, specializzato in questo genere di interventi.
Come spiega Robert Ruscio: “Il nostro approccio è stato quello di sviluppare un concept capace di tessere un gioco di allusioni e rimandi con lo storico nome “Giardino” che da sempre identifica lo shopping centre. In questo senso abbiamo creato un articolato paesaggio caratterizzato da motivi floreali, rivestimenti ed elementi decorativi in quercia canadese, aree relax pervase dal colore, il tutto completato da un articolato sistema di illuminazione ispirato ai cascanti naturali, composto da globi reticolari raggruppati in combinazioni di diverse dimensioni e finiture”.
Un ruolo di primo piano nella definizione del progetto è stato svolto dalla pavimentazione ceramica in lastre di gres porcellanato, sviluppata lavorando sul rapporto tra formati e accostamenti cromatici con prodotti di due brand italiani: AlfaLux (serie Hills) e Casalgrande Padana (serie Marte). Per gli spazi commerciali è stato scelto un parterre tenue e uniforme per meglio adattarsi alle differenti interpretazioni degli allestimenti predisposti dai singoli brand. Nondimeno la posa di piastrelle di pari lunghezza, ma differente larghezza ha consentito di creare una texture frattale di raffinata contemporaneità. In tenue contrasto cromatico con queste aree sono i percorsi di distribuzione e i corridoi di ingresso, caratterizzati da una tonalità più intensa. Decisamente meno silente è la hall centrale giocata sull’accostamento di 4 differenti tonalità. “Una sorta di installazione artistica – come la definisce Robert Ruscio – pensata per sottolineare con il suo pattern il fulcro di convergenza del centro commerciale”. Un disegno capace di dissolversi senza una perimetrazione definita per offrire la massima flessibilità a chi in questo luogo è chiamato a organizzare eventi e installazioni di differente natura”. Un progetto pavimentale capace di esprimere inclusività ed esclusività in funzione delle sue specificità d’uso che, grazie alla capacità di interpretare con creatività e appropriatezza le potenzialità del materiale ceramico, ha guadagnato il primo premio nella categoria commerciale del concorso nordamericano Ceramic of Italy Tiles Competition 2020.