Foodvenience in Dublino

Accingersi a scrivere un articolo di carattere tecnico non è diverso dallo scrivere un racconto, un saggio o una novella. I progetti non sono altro che storie da raccontare scritte in un linguaggio visivo fatto di immagini, disegni, renderings organizzati in una struttura di informazioni non convenzionale. I progettisti diventano così autori e chi scrive si mette al loro servizio nel tentativo di tradurre e interpretare l’idea che sta alla base di quel progetto. Ragionare su quanto vediamo implica l’apertura di una nuova storia, di un racconto fatto di ascolto visivo e metodo di ricerca dei messaggi sottotraccia. Basilare diventa quindi l’utilizzo delle parole giuste per trovare la voce del progetto, che deve unirsi alla voce narrante di chi cerca in ogni angolo, in ogni ambiente la sua essenzialità, creando uno spazio di azione e interagendo con esso per andare oltre la prima evidenza. Tutti i progetti di architettura parlano tacendo, creando un silenzio cromatico fatto di tutte le sfumature possibili della creatività del progettista. Questa catena di supermercati unisce la tradizione irlandese della frequentazione dei mercati rionali per fare la spesa e ritrovarsi, con le nuove esigenze estetiche e funzionali che il ventunesimo secolo richiede.

Fresh e la zona in cui scelgono di essere aperti
La tradizione irlandese a cui Dublino non fa eccezione, è pervasa dalla presenza di mercati rionali che vendono i prodotti degli agricoltori locali, degli artigiani e ambulanti. Il primo negozio della catena Fresh_The good food market aprì allo Smithfield Village nella zona di Dublin 7, una zona perfetta per aprire un’attività di questo tipo visto che lo Smithfield Village nacque nel diciassettesimo secolo proprio come mercato dove vissero anche per qualche tempo Richard Burton ed Elizabeth Taylor mentre Burton girava un film. Questo è poi diventato un paradigma per gli altri 6 negozi aperti nei successivi 10 anni e l’ultimo – quello di Northern Cross – non fa eccezione: tutti sono stati pensati e realizzati in luoghi centrali per l’utenza, facilmente raggiungibili e riconoscibili. Questa caratteristica si riversa anche all’interno del negozio.

Gestione dello spazio di vendita
Sia per le scelte di prodotto che per quelle di shop design, si capisce di non essere in un normale supermercato di quartiere: infatti la scelta per il cliente varia tra proposte gourmet, cibi freschi e specialità esotiche, che non si possono comprare in tutti i supermercati di Dublino. Come non si trova dappertutto la collezione ceramica Marble Experience posata a pavimento in uno schema a quadrettoni con cornice grigia e interno bianco che crea un movimento calmo, che accompagna l’utente durante gli acquisti facendolo sentire in un posto curato e alla moda. Questo poiché la collezione in gres porcellanato di Italgraniti rappresenta la perfetta sintesi di selezione dei marmi più glamour, innovazione tecnologica e materiali esclusivi, impiegata anche nel formato listelli mix per rendere la posa verticale ancora più di carattere. Se l’occhio viene fatto scorrere sulle pareti, si noterà che è stato posato White Experience, in diverse finiture, lucide e zigrinate, in un gioco di alternanze cromatiche che danno ritmo alle pareti.

Non solo un supermercato orientato alla vendita
In un momento storico come questo, in cui l’alimentazione e i problemi ad essa collegati sono alla base delle nostre valutazioni quotidiane su come e dove mangiare, quanto mangiare e cosa ci nutre, posti come Fresh aiutano i cittadini a trovare e poter scegliere un gamma di cibi sani, biologici, freschi e confezionati a mano, per assicurare un’alimentazione più sana possibile, cercando di combattere malattie come l’obesità che vengono indotte dal consumo di cibi altamente elaborati. Riuscire ad attrarre clienti in un posto accogliente, ma che propone una visione sana della propria alimentazione, significa aver studiato nei minimi particolari il concept alla base del food business e di aver centrato l’obiettivo.