Eterno presente

Come insegna Luis Borges, il tempo lo erige la memoria. Ma in architettura è anche vero che quanto eretto nel tempo costruisce la memoria.
La città di Breslavia, storica capitale della Slesia, consolidatasi in epoca medioevale come roccaforte boema, è oggi una città di circa 640 mila abitanti, attraversata dal fiume Oder e dai suoi affluenti, che creano un inconsueto paesaggio urbano intessuto di isole, ponti e canali.
Sebbene fortemente segnata dall’ultimo conflitto mondiale, sono le vestigia del passato a definirne la forte identità. Ecco allora che gli splendidi edifici del XIII secolo, le chiese gotiche, i palazzi della piazza del Mercato, il tessuto residenziale del centro storico, rappresentano qualcosa che trascende dalla loro singolarità. Un legame che trasforma il passato in un eterno presente.
Un eterno presente con il quale si sono intelligentemente confrontati i progettisti dello studio di architettura greenGO nell’affrontare il tema del recupero e dell’ampliamento di un edificio urbano degli anni ’50. La scialba preesistenza nulla aveva a che spartire per qualità con le adiacenti facciate storiche. Piuttosto che intraprendere la strada del camouflage postmoderno, greenGo ha operato per analogia figurativa ricostruendo la memoria del passato attraverso il ritmo delle coperture e dei profili di fabbrica, senza però rinunciare a esprimere i valori compositivi della contemporaneità attraverso un involucro altamente iconico, informato ai temi della sostenibilità e dell’efficienza energetica.
Come spiega Michał Zgorzyński, alla guida del team di greenGO: “Siamo fortemente orientati verso la progettazione ecologica. Il nostro approccio non è rivolto banalmente a soddisfare i requisiti imposti dalle certificazioni, ma soprattutto a mettere a punto edifici aperti ai bisogni umani, coerenti in termini di conoscenza costruttiva e innovazione, sensibili ai processi naturali, alle tecnologie innovative e all’impiego di materiali ecologici e rinnovabili”.
In linea con queste premesse, per l’Odrzanska Residence è stato concepito un palinsesto di facciata scandito verticalmente dal fitto intercalare di lamelle in vetro serigrafato, capaci di svolgere il ruolo di frangisole e regolare per sovrapposizione prospettica la permeabilità alla vista dalla strada.
Dietro questo apparato si distende il vero rivestimento di facciata. Una pelle hi-tech in gres porcellanato (definizione centrata dato lo spessore di soli 3,5 millimetri del materiale ceramico), composta da lastre Over Kerlite 3plus 100×300 cm prodotte da Cotto d’Este, capaci di coniugare il grande formato allo spessore ultrasottile. Il tutto unito all’elevata leggerezza e alla straordinaria resistenza conferita alle lastre dall’armatura in fibra di vetro posta sul loro retro.
In termini di finitura e resa estetica, è stata scelta la tonalità Road che, grazie alla sua scura e intensa cromia, contribuisce a valorizzare il pattern dei brise soleil e, attraverso l’elegante superficie strutturata superare il concetto tradizionale di rivestimento, conferendo sostanza e valore materico all’intero corpo di fabbrica.