Progetti
Conad, il centro commerciale secondo natura
Francesca Gugliotta
Luca Spampani | Spampani Maddaloni e associati
Nigro Costruzioni
CERDISA
2020
Due piani, 8mila metri quadrati di superficie di cui 4.600 metri quadrati coperti. È il nuovo centro commerciale Conad a Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, “un complesso di nuova costruzione che si inserisce nell’ambito di un più ampio programma urbanistico, ancora in corso di completamento, che ridisegna i margini della frazione di Cintolese, ampliandone e rinnovandone il polo economico e sociale”, raccontano i tecnici Luca Spampani e Anita Agostini dello studio Spampani-Maddaloni & associati che si sono occupati del progetto architettonico e urbanistico. “Ci siamo basati su tre fattori: la creazione di un luogo di aggregazione che integrasse i nuovi spazi urbani pubblici e privati, la funzionalità della struttura all’attività imprenditoriale e l’ottimizzazione degli ambienti di lavoro”. Il risultato è un complesso che evidenzia come sia possibile costruire senza impattare sul territorio: “Abbiamo scelto materiali sostenibili come il vetro, la ceramica e il legno, che da un lato dialogano con il luogo caratterizzato da una marcata componente agricola, e dall’altro sono in sintonia con i recenti interventi di riqualificazione urbana del nuovo complesso parrocchiale vicino”. Lo studio ha prediletto materiali naturali connessi al linguaggio architettonico locale: “Le ampie superfici vetrate si inseriscono in quinte murarie rivestite di ceramiche che richiamano, in chiave moderna, l’architettura tradizionale in pietra nonché le fasce lapidee che caratterizzano, al piede, le facciate finite a intonaco nella cosiddetta architettura spontanea locale. A ciò si aggiunge il legno, protagonista nella grande calotta in lamellare”. Il building è un “organismo” articolato formato da diverse parti, dal superstore Conad al bar bistrò, dai magazzini agli uffici, dagli spogliatoi ai servizi igienici: “Il progetto risponde a due obiettivi primari, il primo è stato quello di creare un unicum tra le aree interne di aggregazione e gli spazi urbani, a tal proposito abbiamo progettato una sorta di “appendice” alla città, uno spazio dove il pubblico possa incontrarsi e ritrovarsi. Il secondo obiettivo è stato quello di favorire l’interrelazione tra la funzione commerciale e quella aggregativa, e per farlo abbiamo deciso di limitare le barriere fisiche e visive tra la vendita, le aree comuni e quelle conviviali, interne ed esterne”. Le funzioni sono volutamente adiacenti e interconnesse grazie all’utilizzo di grandi pareti vetrate trasparenti: “L’area destinata alla vendita del superstore è caratterizzata da grandi altezze, da una generosa illuminazione naturale e da una pavimentazione ceramica dai toni chiari. Il bar-bistrò, invece, presenta altezze più contenute e rivestimenti ceramici dalle sfumature più calde che concorrono alla creazione di un’atmosfera più intima e di relax”.
Protagonista del progetto, la collezione ceramica Reden di Cerdisa, nel formato 80×80 centimetri: “Abbiamo scelto il tono Ivory per definire gli spazi destinati alla consumazione e al relax, una cromia che abbiamo selezionato anche per gli esterni, in totale continuità tra in&out. Amiamo la ceramica perché è sostenibile e versatile, risponde alle più svariate esigenze progettuali, permette di ottenere effetti materici complessi e di integrarsi con i vari contesti architettonici e paesaggistici”.
grès porcellanato
Reden
Ivory
80x80 cm