Progetti
Bagni d’autore a teatro
Antonia Solari
Luca Privitera
Collettivo Invǝrso
Giulia Pellegrino
CIR
2023
Una filosofia progettuale densa di significato e che ha portato alla composizione di spazi originali, creativi e super colorati per i bagni del foyer di TAM Teatro Arcimboldi di Milano. La firma è di Giulia Pellegrino, curatrice, e di Collettivo Invǝrso, collegio di professionisti legati al mondo del progetto. È proprio l’architetto e designer Maurizio di Mauro, fra i fondatori del collettivo, a spiegare la genesi del progetto e l’identità dei creativi coinvolti: “La ‘fucina’ creativa nasce come laboratorio artistico per volontà mia, dell’architetta e designer Elena Reggiani e del grafico Paolo Tegoni. Dopo anni di attività tematiche nel campo dell’architettura, del design e della grafica, abbiamo creato il collettivo dal bisogno di ibridare competenze, vissuti ed esperienze per traslare il punto di vista dal progetto alla società. ‘Bagno di Folla’ presupposto voluto da Giulia Pellegrino, curatrice dell’evento, diventa il progetto manifesto di questa filosofia. Per folla normalmente si intende ‘una moltitudine anonima di persone’ e allo stesso modo, spesso i bagni destinati all’afflusso della suddetta folla, sono anonimi ed incolori. Ma se rivalutiamo il concetto di folla come insieme di singoli individui, con emozioni ed esperienze eterogenee, la moltitudine non è più anonima, diventa rappresentazione della vita stessa, che si manifesta attraverso il teatro, sul palcoscenico dove le emozioni ed i sentimenti riportano al vissuto.
Il colore come metafora delle emozioni diventa rappresentazione e riempie le superfici dello spazio architettonico, creando una narrazione visiva. Dal bianco al nero passando per tutti i colori del mondo, della vita, degli individui. Tutti i bagni saranno fruibili allo stesso modo e potranno essere destinati a seconda delle esigenze del teatro e del singolo spettacolo”.
Il passaggio dalla teoria del progetto alla realizzazione cantieristica vera e propria ha potuto avvalersi di un alleato fondamentale: la ceramica. Grazie alle caratteristiche tecniche del materiale e alle sue infinite declinazioni cromatiche e grafiche, è stato possibile infatti realizzare bagni adatti a ‘folle’, in termini di resistenza, e nello stesso tempo espressione di creatività ed energia”.
Sia per i bagni del piano terra, che per i bagni del piano interrato, il progetto prevedeva di realizzare oltre alla pavimentazione, una boiserie a parete alta 120 cm, proteggendo quindi le zone di contatto e lasciando le parti superiori dei muri ed il soffitto alla grafica ed al colore. Il formato 60×120 cm, montato col lato corto parallelo al pavimento, ci ha permesso di enfatizzare la scansione verticale attraverso l’eliminazione di interruzioni orizzontali: la singola mattonella diventa il modulo base di un nastro, che si srotola seguendo le pareti e che concettualmente si potrebbe estendere all’infinito. L’esplosione di colori voluta al piano terreno richiedeva una ceramica, sì colorata, ma dai toni desaturati, che non entrassero in conflitto col progetto grafico”, precisa Maurizio di Mauro. Spazio quindi a varianti dove a prevalere è il colore, anziché la matericità: Chromagic nella variante Sage&Butter di CIR, e Tadelakt color Atlante, sempre di CIR.
grès porcellanato
Chromagic
Sage&Butter
60x120 cm - 9,5 mm
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grès porcellanato
Tadelakt
Atlante
60x120 - 9,5 mm
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