Laminam cresce e mette la sostenibilità al centro della sua visione strategica di sviluppo
Sono positivi i dati che Alberto Selmi, CEO Laminam, annuncia in apertura al Bilancio di Sostenibilità 2022: prestazioni più che soddisfacenti nell’anno che ha messo a dura prova le aziende più consolidate. Laminam raccoglie i frutti di scelte strategiche oculate, capitalizzando investimenti realizzati già nel 2021 e scegliendo di potenziarli in prospettiva futura, concentrandosi su quelli che sono i milestone del gruppo: internazionalizzazione, digitalizzazione, risorse umane e innovazione sostenibile.
Laminam si appresta a essere una realtà sempre più globale, sinergica e integrata. In quest’ottica, spicca nel 2022 l’acquisizione di Best Surface, il primo stabilimento spagnolo del gruppo, proprio nel cuore del distretto ceramico di Castellón de la Plana. Nel corso dell’anno, la costituzione di Laminam Benelux BV – centro di distribuzione per le superfici – e l’acquisizione di Interstone Poland hanno ulteriormente contribuito al rafforzamento della presenza internazionale dell’Azienda.
E se la rete fisica si amplia, quella digitale si potenzia. Due i progetti chiave avviati negli ambiti del Product Information Management (PIM) e del Digital go-to-market, fra i quali la piattaforma e-commerce “Click-n Cut”, che permette ai marmisti di visionare in tempo reale le disponibilità di prodotto presso i depositi Laminam, inoltrando gli ordini in totale autonomia.
Grande protagonista dell’ultima edizione del Bilancio di Sostenibilità è lo “human factor”, che si conferma un elemento chiave dello sviluppo. Anche nel 2022 è proseguita l’attività di recruiting sia in Italia che all’estero, già sostenuta dall’Azienda nell’anno precedente. Strategica per Laminam è la promozione di una cultura del benessere a beneficio dei propri dipendenti. A tale scopo è nato LAMINAM CARES, un progetto che raccoglie iniziative di welfare aziendale e attività di prevenzione e tutela della salute. In Laminam più di 9 contratti su 10 sono a tempo indeterminato; 8 dipendenti su 10 hanno meno di cinquant’anni e il 36% è rappresentato da donne, inoltre, nel 2022 si sono contate oltre 9.000 ore di formazione erogate e zero infortuni gravi sul lavoro.
“I nostri investimenti” dichiara Alberto Selmi “vanno da sempre nella direzione di migliorare, giorno dopo giorno, prodotti e processi. Crediamo che questa sia l’unica via concreta per garantire uno sviluppo sostenibile alle generazioni future.”
Il biennio 2021/2022 ha visto concretizzarsi il cospicuo piano di investimenti in nuovi impianti e macchinari a sostegno sia di un incremento produttivo che di un miglioramento delle performance ambientali.
Tra questi, il rinnovo e l’ampliamento del parco fotovoltaico di Fiorano, caratterizzato da una potenza di picco pari a 1.432 kW. Grazie a questo ampliamento Laminam è in grado di sostenere, nelle ore diurne, il fabbisogno energetico dei suoi 3 forni elettrici interamente con energia solare. Per il 2023 sono già in cantiere un impianto fotovoltaico a Borgotaro (Italia) e uno a Castellón (Best Surface, Spagna), insieme a due progetti di trigenerazione. Laminam, anche quest’anno, prosegue nel suo percorso di studi sul processo di cattura CO2, fiera del sofisticato impianto installato che le permette di abbattere in maniera decisa le emissioni.
Tali azioni sono espressione di un modello di sviluppo industriale che, sul lato sostenibilità, raggiunge oggi i più elevati standard del settore: dal progressivo affrancamento dalle fonti energetiche tradizionali, all’efficienza nei consumi, alla riduzione degli scarti, al recupero, in un’ottica di circolarità con un’attenzione speciale alla salvaguardia della biodiversità.
Nel corso del 2022, al già folto panel di certificazioni aziendali, si sono aggiunte la certificazione ISO 14064-1, conseguente allo studio sul Carbon Footprint Aziendale, e la certificazione ISO 20400 “Approvvigionamenti Sostenibili”. Lo stesso Bilancio di Sostenibilità 2022 è stato redatto con la consulenza tecnico-metodologica di Nomisma in conformità alla Direttiva (UE) 2014/95 e secondo i GRI Standards definiti dal Global Reporting Initiative.
