Da decenni, la Ceramica Italiana investe sui metodi di produzione e sulle tecnologie industriali per ridurre l’impatto ambientale del proprio processo industriale. Il monitoraggio periodico delle emissioni e della qualità dell’aria del Distretto ceramico dimostra che le iniziative introdotte hanno determinato una riduzione considerevole degli inquinanti.
La rilevazione dei dati
Gli ultimi valori riportati nel 2020 provengono da una campionatura vicina al 100% degli stabilimenti e dimostrano come le politiche ambientali e le innovazioni tecnologiche abbiano prodotto una decrescita delle emissioni di particolato del 20% rispetto ai dati della fine degli anni ‘90.
Il valore medio della Ceramica Italiana è pari a circa il 90% in meno rispetto a quanto prescritto dalle BAT (Best Available Techniques) di settore. E non è da meno il confronto con la soglia prevista dalla certificazione Ecolabel.
I dati sui singoli valori inquinanti
Nel dettaglio, le emissioni di fluoro riscontrate si attestano al 13% del limite di legge di 0,60 g/m2 e al 40% delle prescrizioni dell’ECOLABEL. Le emissioni di piombo, invece, sono state ridotte a tal punto da essere considerate irrilevanti per l’impatto ambientale. Le emissioni di ossidi di azoto (NOx)3 hanno prodotto valori variabili, ma si conferma una sostanziale diminuzione nella misurazione riferita alle superfici ceramiche a ciclo completo, prodotte interamente in un solo stabilimento.
Analizzando invece le Sostanze Organiche Volatili (SOV), si riscontra come i valori rilevati siano sostanzialmente trascurabili, in particolare a seguito dell’applicazione della normativa regionale dell’inizio degli anni ’90, che prevedeva limiti estremamente stringenti e costanti monitoraggi dei valori emissivi.
Le politiche di autoregolamentazione del comparto
Dal 2009, la Ceramica Italiana si è impegnata per tutelare ancora più l’ambiente circostante. Infatti, Confindustria Ceramica, la Regione Emilia-Romagna e i Comuni del distretto hanno introdotto un sistema di monitoraggio per quote, che determina il limite delle unità di emissioni autorizzate2. L’Analisi Ambientale 2020 dell’Arpae ha evidenziato un miglioramento della qualità dell’aria, testimoniando l’efficacia delle misure adottate.
Nessuno al mondo è come la ceramica italiana.