Il risparmio di risorse è un obiettivo fondamentale per la salvaguardia del patrimonio naturale. La Ceramica Italiana ha adottato strategie mirate per ridurre l’impatto ambientale sul futuro, con investimenti per bilanciare efficienza ed ecosostenibilità e ridurre al minimo il consumo di materie prime.
Un processo produttivo circolare
La Ceramica Italiana è un materiale inerte e composto da elementi naturali. Sia gli impasti che i prodotti finiti scartati non vengono gettati in discarica, ma riutilizzati al 100% nel processo produttivo, con una conseguente riduzione del consumo di risorse naturali.
In termini di consumi ed emissioni nell’atmosfera, l’elevata riciclabilità della Ceramica Italiana consente:
- Minor utilizzo di materie prime vergini.
- Riduzione di sprechi e scarichi inquinanti.
- Utilizzo minimo di gas naturale per la cottura del prodotto.
- Minori emissioni di CO2.
Riutilizzare è risparmiare
L’impatto ambientale della Ceramica Italiana è diminuito in modo considerevole negli ultimi anni. Riutilizzando gli scarti solidi prodotti, oggi gli stabilimenti ceramici recuperano il 9,3% del fabbisogno di materie prime necessarie. Gli scarti di lavorazione crudi sono reimmessi direttamente nel ciclo produttivo, mentre gli scarti cotti sono lavorati per ridurne le dimensioni ed essere reintrodotti all’interno del processo di preparazione degli impasti.
Oltre il 100% di scarti crudi e cotti riutilizzati
Il processo produttivo della Ceramica Italiana è da sempre improntato alla sostenibilità ambientale. Negli anni il comparto industriale ha coniugato elevati livelli di qualità con importanti innovazioni all’insegna della massima riduzione di sprechi.
Dal 1998 al 2019 le industrie produttrici di piastrelle e lastre hanno risparmiato oltre 600.000 tonnellate di materie prime in meno ogni anno, come argille e feldspati. Nello stesso periodo, la percentuale di scarti di produzione riutilizzati, sia crudi che cotti, è passata dal’89 al 100%.
Per la prima volta, nel 2020, la Ceramica Italiana ha raggiunto un livello di innovazione tecnologica così elevato che le ha consentito di riciclare tutti gli scarti prodotti e assorbire anche quelli provenienti da altre filiere.
Percentuale di materiale riciclato
Ogni goccia conta
La Ceramica Italiana non spreca nemmeno una goccia d’acqua. Gli stabilimenti industriali attivi nella produzione di piastrelle e lastre depurano e riutilizzano nel processo produttivo il 99% di acque reflue. In questo modo il rischio di inquinamento delle falde acquifere dovuto agli scarichi idrici è praticamente assente.
La Ceramica Italiana risparmia l’acqua per contrastare il degrado ambientale
Verso la massima eccellenza
La Ceramica Italiana supera ampiamente le soglie minime delle Migliori Tecniche Disponibili (Best Available Techniques, BAT) per il trattamento dei rifiuti, emanate dalla Commissione UE nel 2018. I valori inerenti al Fattore di riciclo dei residui variano da un minimo del 93% a un massimo del 318%, superando di molto il limite del 50% richiesto dalle BAT di settore.
FRR – Fattore di riciclo totale