La ceramica italiana vince tra le superfici

L’architetto e l’impresa edile hanno la possibilità di scegliere soluzioni differenti per rivestire le superfici oggetto del loro lavoro. La ceramica ha più frecce al proprio arco rispetto ad altri materiali alternativi, a partire dalla versatilità.
Di Andrea Serri

L’architetto e l’impresa edile hanno la possibilità di scegliere soluzioni differenti per rivestire le superfici oggetto del loro lavoro. Una regola che vale su scala mondiale, per ciascun edificio o spazio interessato dall’intervento, attraverso un bouquet di materiali che possono avere standard internazionali o essere frutto della tradizione e della cultura locale. Una scelta fondamentale nel risultato finale dell’opera, perché questa ‘pelle’ caratterizza esteticamente e funzionalmente gli spazi, decretando il relativo livello di apprezzamento.

La ceramica ha più frecce al proprio arco rispetto ad altri materiali alternativi, a partire dalla versatilità. Le superfici ceramiche frutto delle moderne produzioni industriali possono venire utilizzate sia per interni che per esterni, avendo il grande pregio di essere tanto ingelive quanto inalterabili anche in caso di esposizione ai raggi solari anche in zone equatoriali, e con formati che spaziano dai pochi millimetri del mosaico fino a lastre che compongono monoliti con superficie unitaria anche superiore ai 5 metri quadrati. Il tema della salubrità è un altro asset fondamentale della ceramica. Essendo un inerte, contribuisce in maniera significativa a risolvere la sindrome dell’edificio malato, non rilasciando alcuna sostanza nociva, nemmeno se esposta alla fiamma diretta perché ignifuga; per caratteristiche strutturali della superficie, rimane inalterata anche a frequenti lavaggi e sanificazioni degli ambienti, anche nel caso in cui si usino disinfettanti aggressivi, conferendo alle stesse superfici una durevolezza che è pari a quella dell’edificio – caratteristica non così facile da ritrovare in soluzioni alternative. Chi utilizza la ceramica può vantare tutte queste caratteristiche assieme, a differenza di altre soluzioni che dispongono invece solo di alcuni di questi aspetti.

La ceramica italiana possiede anche qualche freccia in più. L’estetica ed il design, frutto di una cultura del bello che appartiene al nostro Paese, rappresenta una costante nelle collezioni delle aziende italiane, resa possibile anche dall’utilizzo delle più moderne tecnologie di produzione digitalizzate, che garantiscono anche una qualità costante nel tempo. La capacità di essere fornitori di materiali e servizi anche per progetti su larga scala, grazie ad una organizzazione interna sofisticata, rappresenta un secondo fattore distintivo del Made in (Ceramics of) Italy. A questo si aggiunge l’applicazione di norme sulla salvaguardia e tutela del lavoro in azienda, come anche diverse opportunità di welfare istituzionale ed aziendale, esempi di responsabilità sociale che il sistema industriale della ceramica italiana ha introdotto già da tempo a favore dei propri dipendenti.

 

Marzo 2023

Cer Magazine Italia 58 | 03.2023
Eco Design