La Ceramica Italiana riduce l’impatto ambientale dei propri prodotti e processi industriali lungo tutta la filiera. I prodotti in ceramica sono realizzati a partire dall’argilla, una delle materie più diffuse sulla superficie terrestre, nel rispetto delle norme internazionali in materia di salubrità e tutela della biodiversità. In questo modo offrono rivenditori, progettisti e utilizzatori finali la certezza di affidarsi a un materiale sicuro per le persone e la natura.
Com’è fatta la Ceramica Italiana?
La Ceramica Italiana nasce da materie prime naturali pressate a secco o lavorate attraverso processi di estrusione e, nel caso della ceramica sanitaria, per colaggio. Un prodotto ceramico medio, rappresentativo dell’intera produzione italiana, è costituito prevalentemente di terre pregiate e al suo interno contiene argilla, feldspato, sabbie, caolino e altri materiali minerali.
In fase di produzione si aggiungono acqua, fuoco e aria. Durante la macinazione a umido, gli impasti sono miscelati con il 25-30 %1 di acqua, in parte recuperata dai precedenti cicli produttivi2. Successivamente, vengono processati in atomizzatori che sfruttano l’energia termica del gas naturale e la pressione elevata dell’aria fino a ottenere una polvere granulare, utilizzata per fare lastre e piastrelle, pronta per essere lavorata e cotta nei forni.
Risorse prime tracciate e controllate
L’impegno della Ceramica Italiana per la sostenibilità si concretizza nel controllo della provenienza delle materie prime minerali lungo tutta la filiera. Le aziende produttrici che realizzano prodotti secondo la norma ISO 17889-1, dispongono di una documentazione sempre aggiornata con nome e composizione di ogni componente presente nel prodotto immesso sul mercato.
Il tracciamento delle materie prime è una condizione essenziale per accedere alla Certificazione ISO 17889-1, la prima norma internazionale che attesta la sostenibilità dei materiali edili.
Materia prime proveniente da aree protette Natura 2000
L’attenzione all’ambiente si sostanzia anche nella scelta delle risorse naturali per produrre la Ceramica Italiana. Ci sono realtà che hanno deciso di non utilizzare materie prime estratte dalle zone di Natura 2000, la rete di aree protette istituita dall’Unione Europea per la salvaguardia della biodiversità.
Un alleato per ambienti salubri e sicuri
Materiali da costruzione e arredi possono contenere sostanze dannose come composti organici volatili (VOC), amianto, mercurio, che impattano negativamente sulla qualità dell’aria negli spazi chiusi. La Ceramica Italiana invece è una scelta sempre sicura perché non rilascia sostanze nocive: favorisce ambienti da vivere tutti i giorni in sicurezza e contribuisce all’ottenimento di crediti nei Green Rating Building System, come Leed, Breeam, Well e Cam.
E i materiali per la posa delle piastrelle in ceramica?
La scelta della Ceramica Italiana per pavimenti e rivestimenti favorisce l’uso di materiali ecologici e non inquinanti per la posa delle superfici. Gli adesivi cementizi, necessari per fissare ogni tipo di piastrella, sono realizzati con polvere a base di sabbia silicea e acqua, materiali naturali.
Composizione adesivi per piastrelle. 25 kg di polvere a base di sabbia silicea (76,92% ) e 7,5 kg di acqua (23,08%)
Fatta di terra, nel rispetto della Terra
La Ceramica Italiana non spreca nulla. Tutti gli scarti di lavorazione crudi e cotti, prodotti che non rispettano gli standard qualitativi, polveri, cocci e fanghi sono recuperati e reintrodotti nel ciclo produttivo, con vantaggi per tutta la filiera sotto il profilo ambientale e gestionale. L’intero comparto guadagna in termini di sostenibilità perché preserva le cave minerarie e limita le emissioni associate all’estrazione e al trasporto dei materiali.