I criteri tecnici di scelta della ceramica | di Livio Salvadori

Come operare una corretta selezione dei materiali ceramici tenendo conto delle sollecitazioni, di volta in volta, in gioco, e conseguentemente delle caratteristiche tecniche che i prodotti scelti devono avere per garantire i necessari livelli prestazionali.

 

La corretta scelta della ceramica da utilizzare passa anche attraverso precisi criteri tecnici, a cui si potranno associare ulteriori criteri estetici. L’ordine di successione delle due fasi può essere anche invertito (prima scegliere in base a valutazioni estetiche e poi tecniche), purché le caratteristiche prestazionali (meccaniche, chimiche e igrotermiche) del materiale selezionato siano adeguate a soddisfare le esigenze dei corrispondenti livelli di sollecitazione.

Se, ad esempio, per un ambiente sono state previste elevate sollecitazioni meccaniche superficiali, le piastrelle scelte dovranno avere elevate caratteristiche meccaniche superficiali, a prescindere da formato, colore, finitura e decoro.

Quindi, non è sufficiente scegliere prodotti di buona qualità e conformi ai requisiti previsti dalla normativa di riferimento; è necessario che tali prodotti soddisfino le esigenze tecniche specifiche di ogni singolo ambiente. Lo stesso vale anche per i materiali costituenti gli altri strati della piastrellatura (in particolare malta o adesivo), nonché della soluzione progettuale più idonea da adottare.

Qualche esempio può essere utile per chiarire meglio il concetto.

Negli interventi in esterno, sarà opportuno scegliere lastre ceramiche con resistenza al gelo dichiarata e certificata.

Per la pavimentazione di un impianto industriale, la scelta dovrebbe indirizzarsi verso materiali ceramici a supporto compatto, in grado di garantire elevate caratteristiche meccaniche, ed eventualmente a spessore maggiorato, in modo da assicurare un maggiore carico alla rottura. Le piastrelle, inoltre, dovranno essere particolarmente resistenti all’abrasione e all’attacco chimico (inclusi acidi e basi), e la superficie dura e compatta, così da limitare la penetrazione di sporco, facilitando le operazioni di pulizia e igienizzazione. Nei reparti in cui risulta elevato il rischio di scivolamento, occorre prevedere piastrelle con superficie antiscivolo (con idonee rugosità o rilievi).

Nelle pavimentazioni di un ambiente pubblico a traffico intenso, sarà opportuno selezionare prodotti con i livelli più elevati di durezza, resistenza all’abrasione, alle macchie e all’attacco chimico, nonché facilità di pulizia. Negli ambienti con accesso diretto dall’esterno, inoltre, bisognerà essere cauti nell’uso di piastrelle con finitura smaltata lucida, che potrebbe graffiarsi o opacizzarsi precocemente a causa dell’elevata presenza di sporco abrasivo, portato dalle calzature dei frequentatori.

Considerazioni analoghe andranno fatte anche per la zona d’ingresso di un’abitazione con accesso diretto dall’esterno (giardino, cortile, strada ecc.), così, come abbiamo già sottolineato, per l’ambiente cucina le piastrelle del pavimento dovranno avere elevate caratteristiche meccaniche superficiali e chimiche; queste ultime dovranno essere presenti anche nei materiali da rivestimento.

 

Giugno 2019