Interviste

Un approccio sostenibile al design d’eccellenza | di Kristin Coleman

Dubbeldam Architecture + Design è uno studio di progettazione di Toronto (Canada) molto noto e pluripremiato per i suoi progetti all’avanguardia e orientati alla sostenibilità. Lo studio ha ricevuto per ben due volte una menzione d’onore al concorso Ceramics of Italy Tile Competition per i suoi progetti contemporanei di Walper Hotel a Kitchener e della Through House a Toronto e vanta un ampio portafoglio di progetti residenziali, commerciali e istituzionali.

Abbiamo chiesto a Heather Dubbeldam, fondatrice di Dubbeldam Architecture + Design, come la pandemia sta trasformando l’architettura in Canada e di parlarci dell’uso creativo della ceramica italiana nel design sostenibile, dei suoi progetti attuali e delle tendenze emergenti nel settore.

Arch. Dubbeldam, ci presenta il suo studio di progettazione (che dimensioni ha, la sua mission, ecc.)?

Dubbeldam Architecture + Design è uno studio di progettazione multidisciplinare focalizzato ad un approccio sostenibile dell’architettura. Il nostro portafoglio comprende una vasta gamma di progetti in molti settori, tra cui commerciale, istituzionale, ospitalità, uso misto e residenziale, nonché progettazione del paesaggio, design industriale e installazioni architettoniche. Abbiamo ricevuto più di 60 premi, tra cui il “Professional Prix de Rome in Architecture”, uno dei premi canadesi più antichi e prestigiosi per progetti di rilevanza straordinaria, oltre a diversi riconoscimenti da parte di illustre pubblicazioni internazionali tra cui Architectural Digest, Wallpaper, Dwell, Interior Design, Metropolis, Azure, Canadian Architect e giornali nazionali come The Globe & Mail e National Post. Con grande dedizione per il design d’eccellenza e sempre focalizzato su sostenibilità e benessere, il nostro studio è noto per le soluzioni di design innovative, uniche e rispettose dell’ambiente per gli spazi di vita dell’uomo, siano essi la casa, il luogo di lavoro, gli spazi del tempo libero.

Che impatto ha avuto la pandemia da Covid-19 nell’architettura e, specificamente, nella vostra attività di progettazione, in quest’ultimo anno?

Come in molte altre attività lavorative e produttive, l’inizio della pandemia ha portato grandi incertezze anche nell’ambito dell’architettura e delle costruzioni. Tra l’iniziale confusione su chi era autorizzato o meno a proseguire la propria attività e gli ostacoli da superare per attuare metodi di lavoro a distanza, le cose all’inizio hanno rallentato notevolmente. Poi pian piano ci siamo tutti adeguati alle nuove norme e il lavoro ha ripreso rapidamente il ritmo, impegnandoci in molti settori diversi. In ambito residenziale, molti clienti hanno maturato la necessità di apportare cambiamenti alle proprie abitazioni o hanno deciso di costruire nuove residenze secondarie, come cottage o case di campagna. Nel settore commerciale, la richiesta ha riguardato più l’esigenza di adattamento a nuovi spazi lavorativi, più sicuri e sani per quando i dipendenti sarebbero tornati sul posto di lavoro. Ci è stato persino assegnato un progetto di uno spazio dell’ospitalità, di nostri clienti che pianificano in anticipo per quando la pandemia sarà finita. Non avremmo mai immaginato, a marzo 2020, che un anno dopo ci saremmo trovati a cercare più personale per far crescere il nostro team e riuscire quindi a soddisfare la nuova domanda di progetti, e abbiamo sentito da molti dei nostri colleghi che hanno sperimentato la stessa cosa.

A quali progetti state lavorando attualmente?

All’inizio la nostra attività era focalizzata principalmente su progetti residenziali personalizzati e innovativi. Tuttavia negli ultimi dieci anni circa i nostri progetti in ambito commerciale e istituzionale sono cresciuti fino a oltre il 70% del totale della nostra attività. Tra i progetti più stimolanti su cui siamo impegnati in questo inizio 2021c’è una casa, a Toronto, che ha elevate caratteristiche di sostenibilità con il tetto verde adibito ad orto e un sistema geotermico, diversi cottage a Muskoka, tra cui un cottage off-grid su un remoto lago, progetti di alloggi modulari a prezzi accessibili utilizzando container di spedizione modificati, una ristrutturazione e ampliamento di un secolare golf club di Toronto e progetti di spazi di lavoro per l’ufficio di una delle principali società di servizi di energia rinnovabile in Canada e negli Stati Uniti. Siamo stati anche ingaggiati da uno sviluppatore immobiliare commerciale con inquilini come Google, per progettare (su carta) “l’ufficio del futuro” come nuovo modello di spazio di lavoro per i loro inquilini.

Dubbeldam Architecture + Design si impegna ad introdurre in ogni suo progetto di design innovazione e pratiche rispettose dell’ambiente. Che ruolo gioca la ceramica italiana in questi progetti sostenibili?

Grazie ai sorprendenti progressi nel settore delle piastrelle di ceramica, che hanno notevolmente ridotto il consumo di energia e riciclano l’acqua utilizzata nei loro processi produttivi, nonché alla lunga durata insita nel prodotto finito, la ceramica è considerata un materiale sostenibile. La capacità della ceramica di emulare materiali naturali come il legno o la pietra, offre l’opportunità di introdurre il calore e il colore del legno in aree commerciali e ad alto traffico dove aspetti come la durabilità e la facilità di manutenzione sono fondamentali. Amiamo il fatto che la ceramica sia intrinsecamente sostenibile, fatta di materiali naturali come argilla, sabbia, feldspato e quarzo. A differenza di altre finiture, la ceramica non impatta sulla qualità dell’aria interna (senza COV), è resistente all’acqua e non richiede l’utilizzo di sostanze tossiche per la manutenzione o pulizia. Le piastrelle di ceramica in genere hanno una durata di oltre 50 anni e consentono una facile riparazione o sostituzione, in linea con la nostra visione per l’utilizzo di materiali sostenibili nei nostri progetti.

La pandemia ha stimolato nuove tendenze nell’architettura e nell’interior design? Intravede qualche nuova opportunità per i produttori italiani di piastrelle di ceramica?

Alla luce delle attuali preoccupazioni sulla riduzione della trasmissione di virus, le piastrelle di ceramica si adattano bene a molti contesti diversi poiché possono essere facilmente pulite e disinfettate e tendono a non ospitare batteri o organismi nocivi. Stiamo assistendo a un maggiore utilizzo della ceramica al posto della pietra o del legno, specialmente dove è richiesta durata e facilità di manutenzione. Dal punto di vista della qualità, poiché l’attuale pandemia e le restrizioni hanno limitato le nostre vite in molti modi, incluso il recarsi sul posto di lavoro, ci aspettiamo che le tendenze del design incorporino più elementi che deliziano i sensi. Le ceramiche di grande formato, comprese le lastre ultrasottili in grès porcellanato di grandi dimensioni, creano esperienze sensoriali appaganti che potrebbero trasformare spazi banali in ambienti progettati in modo opportuno per la destinazione d’uso prevista.

Aprile 2021

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