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I mood che “ispirano” la ceramica italiana: la poesia | di Cristina Faedi
Con l’intento di illustrare le nuove tendenze ceramiche lanciate a Cersaie 2017, quest’anno ho preso ispirazione da un articolo che ho letto recentemente a firma Li Edelkoort, guru internazionale delle tendenze legate alla moda, ai tessuti, agli interiors, fino al food.
In questo articolo, Li Edelkoort analizza quelle che sono le dinamiche socio-culturali in atto e predice quelle che saranno a suo avviso i trends di un prossimo futuro.
La sua analisi infatti rileva una crescente preoccupazione ed incertezza per il futuro, una forte tensione a vivere il presente e, nel contempo, un’incredibile spinta al recupero del passato. Certo la tecnologia è incredibilmente avanzata e la ricerca sui materiali è estrema, ma il recupero di quell’artigianalità che esiste sempre meno e va sempre più scomparendo è un fenomeno di grande rilevanza.
La Edelkoort individua quindi quattro mood che determinano un “ritratto del tempo” e per i quali trovo una forte attinenza anche nello sviluppo dei trends ceramici: poesia, memoria, comfort e design.
Iniziamo dalla Poesia.
L’aspetto “poetico” della ceramica viene rappresentato da un recupero della decorazione fortemente radicata nel passato in virtù del quale la ceramica dichiara la sua originale natura, ovvero quella di “pixel” decorativo ripetitivo.
A Cersaie 2017 si respira questa onda nostalgica, che già da qualche tempo si spinge verso un genere vintage, ormai divenuto contemporaneo, generato da uno spirito da eredità che recupera qualcosa che “ci fa stare bene”, che ci rassicura perché ci è familiare, è sempre stato lì e per questo è considerato bello.
Con uno sguardo al passato unito ad uno spirito contemporaneo, oggi la ceramica conferisce agli ambienti un “sapore” estetico un po’ retro e particolarmente caratterizzante garantendo nel contempo le più alte performance di prodotto che oggi la ceramica può assicurare.
Si registra infatti una rilettura dei materiali e dei pattern dell’architettura classica declinato secondo uno stile fresco, rilassato, romantico.
Viene ripreso il look delle “cementine”, mattonelle artistiche artigianali per pavimentazione composte da cemento miscelato a polveri di marmo e ossidi per la colorazione, nate a fine ‘800 e diffuse in tutta Europa, America Latina e Stati Uniti, utilizzate fino agli anni ’30 poi sempre meno, in virtù delle marmette in graniglia ed alla ceramica industriale.
Un ritorno molto deciso e caratterizzato dal valore artigianale ed hand made, che assicura la personalizzazione ogni ambiente, dai salotti alle camere da letto, dalle cucine ai bagni, a pavimento ed a rivestimento, senza limitazione di superficie. Infiniti gli schemi di posa, che variano dal rigore geometrico più classico ad una posa random o miscelata con altri elementi a tinta unita.
Piccoli i decori e più piccoli i formati, che vedono un ritorno anche del 20×20, se non addirittura del 10×10, senza escludere i formati più grandi con rivisitazioni contemporanee, nuove cromie e geometrie sempre più decise. Le finiture di superficie possono essere lucide, oppure morbide, quasi polverose ed i decori sempre più innovativi.
Nella forma più elegante e meno rustica, il richiamo agli stili dei primi del ‘900 sono sempre più dichiarati, dove l’Art Déco amava le forme geometriche, essenziali ed eleganti e l’Art Nouveau era dominata dall’estetica naturalistica e da una ricerca decorativa. E così anche sulle piastrelle la decorazione floreale si infittisce, si miscela con quella geometrica, diventa più leggera ed irregolare, sofisticata ed elegante nello stile ed in tutti i suoi dettagli.
Sempre in ambito decorativo, il tessuto – trend già in atto nella produzione ceramica recente – conferma la sua forte presenza mettendosi in evidenza con composizioni patchwork e mescolandosi anche ad altre materie. Le tramature sono rigorose oppure appena suggerite. In questo ambito si riscoprono i broccati, i damaschi, le carte da parati e le pitture usurate, riproponendo raffinatissime tecniche di ramage su ricercati mosaici dove il decoro supera i confini della singola tessera, fino ad arrivare – sulle grandi lastre – alle riproduzioni di segni floreali di chiara ispirazione naturale o dei vecchi erbari.
Eleganti e alla moda, accurate in ogni dettaglio, le piastrelle di ceramica italiane possono essere utilizzate in ambienti residenziali ed in architetture commerciali, fondendo la tradizione più antica con lo stile compositivo più moderno ed elegante, che cura ogni dettaglio.
gennaio 2018