“Affinità elettive” tra Cantine & Laterizi a Klimahouse 2024
(Febbraio 2024) | Si è svolta presso la Fiera di Bolzano dal 31 gennaio al 3 febbraio 2024 la 19a edizione di Klimahouse. L’appuntamento internazionale, dedicato all’efficientamento energetico e all’edilizia responsabile, aperto a operatori di settore e pubblico finale esplora le più recenti innovazioni nel campo dell’abitare sostenibile e rispondere alle sfide più attuali per la tutela del nostro patrimonio naturale. La manifestazione si è posta l’obiettivo di presentare soluzioni costruttive per un’edilizia orientata alla sostenibilità e alla rigenerazione urbana verso la neutralità climatica fissata dall’Europa al 2050.
In questa edizione di Klimahouse, il Raggruppamento Laterizi di Confindustria Ceramica ha messo in mostra esemplari cantine vinicole italiane: custodi di un processo alchemico di metamorfosi dalla terra a prodotti per la vita e, al contempo, costruite con materiali di origine naturale, a base argillosa. L’analogia tra produzione del vino e dei laterizi è dunque palese: dall’intrinseco legame con la terra ai vincoli culturali, tra tradizione e innovazione. Inoltre, l’attenzione alla sostenibilità contraddistingue questi luoghi e i relativi sistemi costruttivi, per i quali salubrità degli spazi, benessere abitativo, durabilità e rispetto per l’ambiente diventano un imperativo.
Lo stand di Confindustria Ceramica ha ospitato un’installazione rappresentativa di architetture di successo pubblicate su Costruire in Laterizio – CiL193 Cantine ed altre attraenti realizzazioni delle case dove nasce, matura e si degusta il vino. Un interessante parallelismo tra gli incantevoli paesaggi di produzione del vino e i siti di produzione del laterizio in armonia con il suolo ha completato il racconto illustrativo.
In particolare, le immagini del processo produttivo degli stabilimenti dei laterizi italiani, sia degli interni che degli esterni immersi nell’ambiente naturale, hanno testimoniato l’uso responsabile delle risorse da parte dell’industria di settore, che alla conclusione delle attività estrattive delle argille si occupa di ripristinare le cave per la salvaguardia della biodiversità dei luoghi. Al centro dello stand, era presente un espositore con 6 tipi di laterizi, elementi per murature e manti di copertura, ciascuno corredato da una boccetta contenente la “preziosa” terra di cava impiegata nella produzione.
Oltre alla narrazione espositiva, nell’ambito del Klimahouse Stage si è svolto un evento di presentazione delle cantine focalizzato sulle esperienze progettuali e sull’analisi delle prestazioni ambientali dei materiali impiegati, dal titolo “Ecologia dell’Architettura e della tecnica costruttiva” con gli interventi dell’arch. Pasqualino Solomita e dell’arch. Caterina Gargari.
L’ arch. Solomita ha sottolineato come le cantine vinicole siano un patrimonio economico, sociale e culturale per il nostro Paese, per cui il ruolo e l’efficacia del progetto di architettura può amplificarne il senso di identità e la simbiosi tra paesaggio ed edificio. La cura e l’attenzione con cui sono realizzate le cantine manifesta poi un reale rispetto verso il territorio quando c’è una scelta sapiente dei materiali; tra quelli naturali, i più duraturi e con caratteristiche traspirabilità e di salubrità (scarica qui la sua presentazione).
L’arch. Gargari ha spiegato cosa rende sostenibile un materiale da costruzione, declinando e misurando i numerosi indicatori ambientali nell’intero ciclo di vita di un edificio. A partire dalla peculiare diffusione di approvvigionamento locale dell’argilla sul territorio nazionale e numerosa presenza dei siti produttivi, con la valutazione di tutte le altre prestazioni ambientali nelle fasi di produzione, costruzione, uso, fine vita e recupero delle risorse, l’analisi complessiva ha dimostrato l’elevato potenziale di sostenibilità del laterizio (scarica qui la sua presentazione).
Alla fiera di Bolzano erano presenti, come di consueto, anche alcune aziende associate a Confindustria Ceramica: Fornaci Laterizi Danesi, Industrie Cotto Possagno, Wienerberger.