As seen at Cersaie 2023
Cersaie giunge con successo ai suoi primi 40 anni grazie all’intuizione dell’industria ceramica italiana che ha creato un imprescindibile marketplace internazionale di incontro e confronto commerciale, ma anche un luogo dove mostrare tutte le innovazioni tecniche che l’Italia ha messo a punto di anno in anno, per decenni.
Questa è la sfida che la ceramica italiana si pone da sempre, superando sempre il proprio miglior primato. Infatti, quando si guardano a fondo le novità di prodotto, si scopre che celano dietro una straordinaria tecnologia che trasforma la piastrella italiana in qualcosa di eccezionale.
Oggi in particolar modo, con il cambiamento climatico in atto che presenta sempre più spesso condizioni metereologiche atipiche per le nostre latitudini, il consumatore esige materiali sicuri, affidabili, di qualità per una edilizia oggi più a rischio.
La realizzazione di prodotti ceramici sempre più performanti, resistenti e di tendenza è quindi oggetto delle novità presentate a Cersaie 2023 (qui il video della presentazione, avvenuta in occasione della Conferenza Stampa Internazionale Ceramics of Italy a Cersaie).
Natura sintetica
La natura è sempre di ispirazione, ma secondo un concetto futuribile di “natura sintetica”, per andare incontro alle esigenze abitative, per generare design e per rispettare il pianeta.
Per nuovi orizzonti applicativi di un futuro prossimo e per generare esperienze sensoriali uniche, l’innovazione ceramica crea nuovi connubi materici che fondono insieme elementi diversi come legno/marmo, cemento/maiolica, onice/marmo, stucco/resina, roccia/quarzite.
La natura lascia il segno anche sulle superfici ceramiche come fosse acqua, vento, riproducendo l’usura del tempo, creando giochi tridimensionali materici e opaci.
Fra le innovazioni principali quindi, le nuove interpretazioni di prodotti best seller:
– il Ceppo di Gré, la pietra storica protagonista dell’edilizia milanese del Novecento, caratterizzata dall’eterogeneità dei clasti e dalle inclusioni che emergono, diventa più elegante e morbida. La materia viene resa più compatta per un utilizzo più ampio e, grazie alle nuove tecnologie, garantisce caratteristiche di antiscivolosità e assenza di ruvidità per una superficie facile da pulire.
– le pietre ceramiche si rifanno alle rocce sedimentarie, con le irregolarità tipiche del mondo minerario e con superfici quasi sgretolate, per ottenere una piastrella dall’effetto estremamente naturale, con una piacevole stonalizzazione cromatica.
– il cemento vede il suo forte ritorno, dal brutalismo degli anni ’50 ai maestri dell’architettura, ora si fa morbido e domestico nelle sue tonalità neutre, ricca di schegge minerali e aggraziate inclusioni materiche.
– anche nell’ardesia ceramica ogni singola caratteristica è stata studiata con precisione e cura. La superficie è gradevolmente movimentata, capace di far cogliere le molteplici sfumature cromatiche con striature e cambi di tono create dall’incontro delle varie faglie tipiche dell’ardesia.
– grande rilancio anche dell’onice ceramico, fonte di leggerezza, profondità, dai colori luminosi e dalle sfumature impalpabili, così come delle pietre ceramiche dagli effetti più decisi, che ricordano la lava, il magma solidificato se non addirittura il metallo. Non mancano infatti le texture ricche di inclusioni: grani di diversa dimensione a volte in contrasto con i toni di fondo con effetti metallici e arrugginiti.
– la pietra piasentina ripropone effetti ton-sur-ton che danno movimento alle superfici e si adattano senza compromessi ad ogni tipo di ambiente indoor e outdoor, anche grazie alle lastre spessorate di 2 centimetri, specificatamente sviluppate per l’outdoor.
Non si possono non notare gli straordinari effetti di superficie creati attraverso tecnologie 3D. Qui grafica e struttura combaciano in modo così straordinario da ricreare l’aspetto materico del foro aperto, caratteristico del materiale naturale d’ispirazione, facendo emergere la forza evocativa della materia che richiama i pavimenti storici consumati dal calpestio.
Le ricche palette di colori, le trame venate anche a bassorilievo, le sfumature e le stonalizzazioni donano a queste piastrelle una eccezionale accuratezza e verosimiglianza ai materiali naturali a cui si ispirano nei molteplici formati in produzione.
La piastrella si fa anche piccola: molti i formati a listello o finger tiles che consentono schemi di posa originali con effetti levigati, matt, sfumati o anche tonalizzati.
Mentre le lastre si assottigliano fino 3,5 mm diventando una seconda pelle, le superfici pigmentate polverose si arricchiscono di elaborazioni grafiche con segni minimi dal rilievo materico creando striature sfumate, vibrazioni inaspettate di delicata eleganza che danno valore aggiunto alle nuove superfici.
Grande attenzione viene data infatti alla luce che fa vibrare le superfici attraverso questi effetti geometrici in basso e altorilievo con giochi di sporgenze e rientranze, luce e ombre.
E per finire la “mission impossible” della ceramica italiana, troviamo anche gli elementi d’arredo, come le lastre che possono creare tavoli allungabili, i listelli che rivestono superfici curve, per creare lavabi integrati a colonna e a doppia vasca, rivestire forme cilindriche, creare top di da 12 a 20 mm in cui la venatura del piano continua, senza soluzione di continuità anche sul bordo.
Lusso glamour
Come fossimo alla sfarzosa corte regale, l’industria ceramica italiana offre un mondo di prodotti preziosi e lussuosi, ricco di ori, marmi, broccati, perle e pietre preziose.
Oro a tutto campo sulla “ceramica da parati” ultrasottile simile ad un prezioso tessuto damascato o broccato, risulta morbido al tatto con decori preziosi per creare quinte di grande impatto e luminosità.
L’oro si insinua nelle raffinate boiserie ceramiche dai toni neutri di ispirazione naturalistica o si fonde all’interno della quarzite ceramica, pietra esclusiva di origine vulcanica nelle più delicate palette cromatiche e in cui i minerali preziosi intarsiati nel fondo si rivelano al tocco.
Oro anche nelle vene del calacatta gold delle Alpi Apuane esaltato dalle grandi lastre dalla grande profondità e lucentezza, con luminosità e morbidezza percettibili sia al tatto che alla vista. L’eleganza di queste lastre, l’eccezionale accuratezza e la verosimiglianza di sfumature, stonalizzazioni, venature, creano ambienti di una raffinatezza di altri tempi che ben si combinano con ambienti contemporanei.
A metà fra una pietra grezza e la raffinatezza del marmo, i trattamenti più in voga specie nei colori neutri, sono il perla e madreperla, il talco e il gesso, le iridescenze e il gloss, fino al ghiaccio.
Per quanto riguarda le cromie, i marmi ceramici presentano venature decise verde e ruggine, passando dalla combinazione dei grigi, gialli dorati, viola, arancio-aragosta e marroni bruciati delle pietre semi-preziose rare dall’effetto-wow come onici, quarziti per un’idea di lusso naturale fatto di eleganza e raffinatezza.
La preziosità della materia si trasferisce anche sui piccoli formati. Il richiamo è quello dell’artigianalità, a dove nasce la ceramica, con suggestione di antichi mestieri.
Le finiture sono quelle dei metalli dalle tonalità cangianti dei vari passaggi cromatici: platino, argento, grafite, ottone, verdirame, ori, lustri, ossidazioni, metallizzazioni, fino alla matericità del mattone e i colori satinati delle cere.
Osano questi nuovi marmi, cercano di catturare la bellezza del cosmo e gli elementi che costellano il cielo mettendo insieme i colori più svariati che poi possono abbinarsi a quelli più neutri della stessa gamma. L’originalità della posa è data da una tecnologia innovativa che consente di arrivare fino a 110 facce diverse e quindi mai ripetitive.
Nelle lastre ceramiche a effetto marmo e pietre preziose, il verde la fa da padrone, dal menta al salvia, fino ai toni più decisi delle foreste e degli elementi vegetali, che nelle decorazioni creano effetti luminosi lucido-opaco dei motivi botanici che si uniscono al cemento spatolato creando contrasti materici.
Colour power
Non c’è dubbio che la ceramica sia colore, a partire dal rosa e dai suoi derivati.
I rosa sono quelli setosi della cipria, trasparenti dei quarzi, morbidi dei cementi, che giocano con diverse finiture lucide e opache per creare pattern originali.
I perlati traggono ispirazione dai cristalli liquidi digitali in abbinamento con colori fluidi, sono evanescenti e creano pattern botanici ton-sur-ton.
I risultati sono veramente innovativi anche su marmi e onici ceramici con la rappresentazione delle galassie nelle venature dai colori rosa, viola, indigo e smeraldo.
Colori che troviamo anche nei listelli smaltati super gloss nelle varie dimensioni o nelle finger tiles Kit Kat perché, come la tavoletta di cioccolata, fanno parte di un unico pezzo ceramico.
Le palette cromatiche alternano colori tenui – che abbinano rosa e verdi a toni naturali – a colori più vividi e decisi che rimandano a un giocoso mondo POP, che ricorda i videogames degli anni ’90 come Tetris e PacMan.
Cromie tipiche del gaming dunque, rese contemporanee dai toni più gessosi e naturali, grazie all’utilizzo di smalti di nuova concezione ultra-matt, a bassa rifrazione di luce, per superfici che non devono riflettere la luce.
Colori vivaci da abbinare a quelli caldi o neutri delle sabbie e della terra, delle spezie (curcuma, curry, zafferano) dai decori tribali o etnici.
Grande ritorno dei materiali della tradizione come ad esempio la terra cruda, le tavelle, il cotto, con altissime capacità prestazionali. La ceramica enfatizza la materia ancestrale, ricca di dettagli, stonalizzazioni e finiture oltre i bordi, e, grazie alla nuova tecnologia, rende la superfice morbida al tatto, ma al tempo stesso con un elevato coefficiente di attrito e quindi perfetto per l’outdoor.
Non c’è pertanto limite alla grande offerta di prodotto concepita e realizzata dall’industria ceramica italiana per l’involucro architettonico.
Massima è la flessibilità di un materiale ormai destinato all’interno come all’esterno, all’edilizia residenziale e commerciale, che offre infinite possibilità estetiche, un’ampia combinazione di formati, spessori, cromie, finiture di superfici, prestazioni tecniche, resistenza all’usura e alla scivolosità, garanzia di igienizzazione e facilità di pulizia. What else?
Ottobre 2023