Progetti

Residenza privata Loop - Roma

Uno spazio su misura ma flessibile

A Roma Brain Factory trasforma un appartamento tradizionale di 60 mq in un candido open-space minimalista, scaldato dal legno e dal gres porcellanato mescolato a schegge lignee che, posizionandosi casualmente, creano decori diversi
Di Maria Giulia Zunino

Unicità, Innovazione, Creatività sono la base del lavoro di Brain Factory, lo studio fondato a Roma dall’architetto Paola Oliva e dal designer Marco Marotto. Sono concetti impegnativi, usati talvolta con troppa superficialità. Ma non è questo il caso, dal momento che dietro a tali vocaboli ci sono lo studio approfondito delle esigenze del cliente e del suo modo di vivere, il desiderio di sorprendere attraverso proposte personalizzate che si definiscono durante gli incontri preliminari, l’input a non dare mai nulla per scontato ma a rischiare per sperimentare idee nuove. Il tutto con grande attenzione al cantiere e ai suoi dettagli, alla scelta dei materiali nel segno dell’eco-sostenibilità, della funzionalità e dell’estetica.

Ne è un esempio questo open space minimale e al tempo stesso caldo e luminoso, frutto della completa ristrutturazione di un appartamento di impostazione tradizionale in zona Pigneto, a Roma est. “L’abbiamo realizzato per un giovane laureato in matematica”, spiega Paola Oliva, “un ingegnere attento ai calcoli. Gli abbiamo proposto di rompere il Loop [nome della struttura algebrica non associativa usata in matematica e qui usato anche come nome del progetto, ndr], di uscire dal cerchio della consuetudine e della ripetitività per considerare la possibilità di aggiungere modalità operative nuove e fruire dello spazio in base alle esigenze del momento. L’appartamento può essere vissuto in senso circolare, come un cerchio chiuso, ma ogni volta si evolve impreziosendosi di nuove funzionalità”.

L’architettura stessa crea l’arredo che definisce l’articolazione dello spazio. Entrando, sulla destra il totem in cartongesso con le nicchie separa l’ingresso dal soggiorno con il mega schermo tv incorporato in un ulteriore totem che a sua volta lo separa dall’area studio/lavoro. A sinistra, la cucina – con parete vetrata che evita la fuoriuscita di odori spiacevoli – fronteggia il living. Davanti al piccolo balcone, nella zona più luminosa, il tavolo con le sedie, perfetto per il pranzo, si adatta a qualsiasi altra funzione. La zona notte con la camera e il bagno è introdotta da una grande e attrezzatissima cabina armadio a vista.

Il bianco totale valorizza l’effetto materico del pavimento in legno e, in cucina e nei bagni, in gres porcellanato di Ceramica Fioranese, l’azienda che dal 2009 fa parte del U.S. Green Building Council, l’organizzazione che promuove la realizzazione di edifici ed opere nel rispetto dell’ambiente, della salute e del benessere delle persone che ci vivono e lavorano.

“Molto spesso usiamo il gres porcellanato per le sue qualità di estetica, resistenza, praticità, eco-compatibilità e per la varietà di tipologie, formati, spessori, decori e colori che lasciano all’architetto la massima libertà”, aggiunge l’architetto. “La collezione “Sfrido” ci ha colpito per l’originalità della combinazione di pasta ceramica e pezzetti di legno Fraké [pianta dell’Africa tropicale, ndr] e per il pattern non ripetitivo derivato dalla casualità della posizione del pezzetto di legno”.

Sfrido

Deco Sfrido Bianco
Superfici Ceramiche
FIORANESE
Anno di realizzazione
2021
Cer Magazine Italia 65 | 11.2023
Superfici ceramiche
FIORANESE
Anno di realizzazione
2021
Eterno Ivica
Superfici Ceramiche
Fioranese
grès porcellanato
Sfrido
Deco Sfrido Bianco
90x90 cm - 10 mm
Certificazioni
ISO 9001, ISO 14001, EMAS, ISO 45001, ISO 17889-1, EPD
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