Progetti

Grand Hotel Santa Domitilla - Ponza (LT)

Equilibrio mediterraneo

In armonia con l'isola di Ponza, il restyling delle superfici esterne del Grand Hotel Santa Domitilla ricerca la naturalità giocando con forme ed effetti materici
Autore
Silvia Airoldi
Superfici Ceramiche
TAGINA
Anno di realizzazione
2020

Essere un’isola è di per sé qualcosa di speciale, lo anticipa la parola evocando un’eccezione, una situazione particolare rispetto al resto circostante. E Ponza, non è da meno. Parte dell’arcipelago delle Ponziane, l’isola si allunga nel Tirreno a sud del promontorio del Circeo, adagiata nel Golfo di Gaeta. Le belle forme sopra e sotto il livello dell’acqua hanno molto a che fare con le sue origini vulcaniche, come testimoniano le coste frastagliate e per lo più rocciose, composte di calino e tufi, quelle alte falesie di colore bianco o giallastro che hanno inglobato la lava scura, e i crateri dei vulcani, oggi spenti, ancora ben riconoscibili. E tutto intorno le acque cristalline di un mare, nei toni del verde smeraldo e del blu intenso, che lambisce le numerose spiagge e calette. Poco distante da una di esse, l’anfiteatro naturale di Chiaia di Luna, e vicino al centro ma in posizione tranquilla, si trova il Grand Hotel Santa Domitilla. Lo si raggiunge dopo avere lasciato il porto d’approdo, l’affascinante ‘scenografia’ di epoca borbonica con case dai colori tenui, accostate come un puzzle di architetture. Il quattro stelle, dotato di percorso benessere e di due piscine di acqua di mare, è immerso in un giardino rigoglioso che riprende la vegetazione mediterranea, tipica dell’isola. Olivi e e pareti di bouganville, agavi e oleandri diventano quinte vegetali nel percorso che si snoda fra la villa bianca tradizionale e la dependance dal carattere moderno, i due volumi dell’hotel di lusso affiancati in modo armonico. E ancora l’equilibrio è il concetto chiave che guida il progetto di ripavimentazione di parte delle superfici esterne del resort, effettuato di recente. In questo caso, per una zona di grande passaggio e carrabilità serviva una soluzione in grado di combinare estetica e funzionalità, un materiale naturale da accostare al design del Santa Domitilla senza creare contrasti eccessivi, pur mantenendo un alto livello di resistenza all’usura e durabilità. Se la ceramica è da subito sembrata la soluzione ideale, lo sviluppo del progetto, che ha visto la collaborazione della proprietà dell’hotel e dell’ufficio design dell’azienda Tagina, ha condotto alla scelta di un grès porcellanato effetto cotto, specifico per l’esterno (R11). La collezione Cotto Tagina, in 2 cm di spessore e nella variante colore Natural, è stata posata per 250 m2 nei due formati 90×90 e 60×60 cm, alternati per “enfatizzare il movimento della pavimentazione”, come spiega Loris Cardoni, uno dei designer dell’azienda ceramica. Inoltre, dal punto di vista estetico, il forte carattere materico naturale e la particolare stonalizzazione che rende ogni piastrella unica hanno definito un pattern ‘sospeso nel tempo’, invisibile rispetto al caleidoscopio di colori mediterranei che caratterizzano la struttura per l’accoglienza. Non solo, la luce si riflette sulle superfici creando un dinamismo cromatico raffinato, che si integra con i dettagli e le finiture di pregio del Santa Domitilla, in modo autentico.

Superfici Ceramiche
Tagina, IlCottoTagina
grès porcellanato
Natural
90x90, 60x60

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