Progetti
A Cremona il 150mo Roadhouse Restaurant
Veronica Rodenigo
Davide Ghilardi, Federico Dubini | Studio Archipeople
ATLAS CONCORDE
2019
Con il Roadhouse Restaurant di Cremona, inaugurato nel 2019, la celebre catena di ristoranti steakhouse del gruppo Cremonini ha aperto la sua 150ma sede su 168 distribuite su tutta la penisola. Oggi, tra tutte le insegne, il gruppo può vantare in totale ben 200 ristoranti. La filosofia è orientata ad un concept informale e ad un’offerta di qualità, con menu alla portata di tutti da condividere in spazi ampi e luminosi.
A contraddistinguere l’esterno è una pavimentazione in gres porcellanato effetto pietra (Dolmen Pro) di Atlas Concorde, materiale in grado di conciliare in molteplici contesti estetica e funzionalità, grazie a robustezza, resistenza all’usura e capacità di sopportare carichi pedonali importanti. La stessa azienda è coinvolta anche per le soluzioni degli interni (piani dei tavoli inclusi) con interpretazioni che, nell’area ristoro, coniugano la forte matericità delle lastre di grande formato effetto metallo (Blaze) a inserti di carattere decorativo effetto rovere (Heartwood).
La cifra distintiva del progetto d’interior firmato da Federico Dubini e Davide Ghilardi è un’atmosfera che si rivela sin da subito accogliente ma non solo.
«Per noi Roadhouse doveva essere un luogo dinamico, dal sapore internazionale, in primis per il tipo di utenti, con identità fortemente variabile, fatta sia di famiglie che di gruppi di amici che ricercano solitamente uno spazio più contemporaneo, mai fuori moda – afferma Federico Dubini. – Dinamismo per noi significa mix di molteplici materiali capaci di segnare gli ampi spazi di elementi, colori e sensazioni, di arredi di separazioni, di volumi aggettanti tra di essi che ne determinano una reale e interessante gerarchia».
Lo spazio interno presenta dimensioni molto generose. La soluzione progettuale è stata dunque quella di creare tanti piccoli ambienti, più intimi e caratterizzanti, con identità tra loro anche diverse. «È stato così previsto – ci racconta ancora Dubini – l’uso di listelli in rovere e metallo bronzato a tutta altezza, che segnano i limiti spaziali. In alcune aree sono state scelte panche studiate su misura mentre per caratterizzare queste zone si è optato per l’utilizzo a terra di ceramiche dai colori decisi, tali da creare concettualmente dei tappeti quasi casalinghi, delimitati dalle grandi lastre di tipo cementizio».
A guidare tra questi spazi frequentatori abituali o anche solo di passaggio (il nuovo Roadhouse si trova strategicamente a poca distanza dal casello dell’autostrada A21) sono difatti percorsi a pavimento evidenziati da un gioco a zigzag in gres porcellanato effetto legno e pietra nera, di forte contrasto con l’ambiente circostante.
Alle pareti: boiserie dal sapore vintage, sovrapposte a superfici materiche, fatte di intonaco graffiato di colore salvia. Il tutto è legato da un gioco di profili bronzati che creano un reticolato di collegamento tra i vari elementi.
In un locale dalla natura spiccatamente family friendly, accanto ad un apposito menu non poteva mancare anche un ambito dedicato all’intrattenimento e allo svago dei più piccoli. Così l’area Kids si presenta come «una scatola fatta di ferro grezzo, lamiere forate e vetro. Il tutto segnato da grafiche volontariamente elementari, di memoria bambinesca» specifica ancora il progettista.
Né si possono trascurare i dettagli che contraddistinguono i bagni alle cui pareti si alternano decori geometrici e ceramiche tridimensionali dal colore vulcanico, con arredo in finitura legno che distingue le cornici degli specchi e il piano dei lavabi.
grès porcellanato
Dolmen Pro
Cenere - Rosso
53.2x102.8 - 37.5x75 cm