Progetti
Tra il bianco e i colori del legno
Riccardo Bianchi
Raul Garcia Studio
MARAZZI
2021
Candida con ritmati inserti di pietra viva che marcano finestre, vetrate e il portellone del garage evocando la tradizione edilizia locale, Casa Velo si stacca con forza dalla banalità architettonica che circonda il centro di Siete Aguas: un borgo agricolo famoso per le sue fonti disteso a 700 metri sui ruvidi rilievi alle spalle di Valencia, romanticamente ingentiliti in primavera dalla fioritura di mandorli e ciliegi. L’ha progettata il giovane architetto iberico Raul Garcia, formatosi con grandi progettisti del calibro di Álvaro Siza, Eduardo Souto de Moura, Manuel Aires Mateus, Carlos Ferrater e Fran Silvestre, combinando due volumi dalle linee pure e squadrate a formare una elle, dinamizzata da terrazze, tettoie ed estroflessioni aggettanti. Una planimetria semplice, facilmente leggibile, percorsi razionali, due piani, connessi da una scala aerea un po’ industrial style, appena discosta dalla parete: sotto la zona giorno con il grande soggiorno e la cucina aperta, sopra le camere con le rispettive sale da bagno. Spazi rigorosi, simmetrici e di ampio respiro.
Come accade in facciata, anche all’interno il bianco è dominante tanto più che lo sono pure le sedute e la cucina a isola, i letti e gli arredi dei servizi. Bianco come metafora di purismo neorazionalistico, come esaltazione dell’essenzialità architettonica che nutre il linguaggio progettuale di Garcia e del suo studio. Bianco, ma non solo: a contrastare, quasi a riequilibrare la sua abbaglianza, l’architetto ha voluto pavimenti ceramici dal caldo effetto legno replicati in tutti gli ambienti e anche all’esterno per “incorniciare” la casa. Spiega Garcia: “La mission mia e del mio studio è creare spazi che migliorino la vita delle persone. E’ la convinzione che le persone debbano circondarsi di un’architettura di qualità, sia estetica che pratica, per svolgere al meglio il proprio lavoro o per godersi di più la vita in casa. Con questa prospettiva in mente, la scelta è caduta naturalmente sulle lastre di formato ‘listellare’ (25×150 cm) della linea Treverktrend di Marazzi perché, nella tonalità Rovere Miele e con le loro venature imperfette, trasmettono, con effetti iperrealistici, la stessa sensazione di calore che sa comunicare il legno, e il loro contrasto con il candore di pareti e soffitti genera una forte scossa decorativa. Inoltre il grès porcellanato ha grandi vantaggi come la ridotta necessità di manutenzione, la resistenza e la durabilità. Ovviamente da progettista non penso solo alle prestazioni tecniche del materiale o alle convenienze di prezzo, ma anche alla sua versatilità che in questo caso ne permette l’utilizzo in tutti gli ambienti della casa e, grazie ai pezzi antiscivolo della collezione, pure negli spazi open air creando una continuità percettiva e anche abitativa tra dentro e fuori”. Questa continuità ha un ulteriore effetto positivo, quello di legare l’architettura al paesaggio facendo della costruzione una sorta di emergenza naturale che si impone sul contesto senza tuttavia stravolgerlo, piuttosto arricchendolo di senso. E, grazie alle grandi vetrate che lo catturano, il paesaggio diventa elemento vivo dell’interior design: le vedute della valle verso settentrione si mostrano come quadri di emozione davanti ai quali è bello sostare con la famiglia e con gli amici.
grès porcellanato
Treverktrend
Rovere Miele
19x150 25x150 37,5x150