Cersaie 2020, l’evoluzione di Archincont(r)act | di Andrea Serri

Una novità assoluta nel panorama fieristico internazionale, che già con l’edizione 2020 di Cersaie vedrà una significativa evoluzione concettuale ed un ampliamento dello spazio espositivo correlato. Parliamo di Archincont(r)act, l’evento tenutosi nel 2019 presso il Padiglione 29 che ha visto la presenza di 10 studi di architettura di caratura internazionale focalizzati su diversi ambiti del contract: dall’hotellerie agli edifici industriali, dai luoghi del commercio alle spa, dagli ospedali ai centri direzionali.

Sono destinazioni d’uso dove i materiali ceramici ed i prodotti dell’arredobagno sono già protagonisti di alcuni importanti progetti di architettura e che, grazie e tramite gli stessi studi, possono avere maggiore spazio e visibilità. Analogamente, i grandi developer immobiliari che sono venuti a Cersaie hanno potuto non solo dialogare con questi professionisti, ma anche vedere le ultime novità di prodotto presentate da quasi 900 espositori di tutto il mondo.

A Cersaie 2020 l’intero Padiglione 18 diventerà il Contract Hall: 10.000 metri quadrati di superficie espositiva al cui centro troveranno posto gli spazi dedicati agli studi di architettura ed una area conferenze, attorniati da specifiche nuove aree tematiche espositive destinate alle cucine, ai sistemi ed i prodotti per il wellness, l’illuminotecnica, le finiture di interni ed esterni, il variegato mondo dell’outdoor, la domotica e le soluzioni informatiche per la progettazione e la gestione degli edifici. Sono aziende appartenenti a settori merceologici nuovi per Cersaie e che rispondono alla logica di completare l’offerta di soluzioni per il contract. Una presenza ad isole tematiche dove, nel solco delle buone tradizioni di Cersaie, saranno espositrici solo imprese industriali ai vertici mondiali per innovazione, qualità, standing presso il pubblico di riferimento.

 

Dicembre 2019