Progetti
Nuova vita per l’ex Ferrotel di Firenze
Laura Milan
Michele Pezzarini
LAMINAM
2021
Firenze è una delle città universitarie più importanti d’Italia. Rivaleggiando con le vicine Pisa e Siena, è sede di un ateneo tra i più antichi, fondato nel 1321, che ogni anno attira decine di migliaia di studenti, tra italiani e stranieri. Che rimangano per un quinquennio o per un solo semestre, sono per il capoluogo toscano una risorsa preziosa dal grande impatto economico, la cui richiesta di ospitalità la rende un importante mercato per provider di student housing e soluzioni abitative che stanno evolvendo un modello di ospitalità sempre più aperto e dinamico.
L’italiana Camplus è uno dei principali player a scala nazionale, che ha rapidamente conquistato edifici e studenti nelle principali città italiane. Arriva a Firenze nel 2021 trasformando l’ex Ferrotel di via del Romito, albergo dismesso per dipendenti di Ferrovie dello Stato nei pressi della stazione Santa Maria Novella, con il progetto affidato allo studio bolognese GAD. All’interno di un edificio da riqualificare, declina la versione fiorentina di un modello ibrido di ospitalità sempre più collaudato, rivolto sia alla popolazione studentesca che alla domanda turistica, costruendo nel costruito, recuperando, ammodernando, efficientando e rinforzando strutturalmente.
“Il nuovo complesso ha mantenuto la struttura e la sagoma del precedente introducendo addizioni e sottrazioni di volumi finalizzate ad enfatizzare la storia dell’edificio legata al tema ‘ferroviario’ e il rapporto con la vicina stazione”. Il lavoro di trasformazione si svolge all’interno di un volume semplice, isolato e compatto, dove sono inseriti gli elementi che segnano il successo di questa nuova formula di ospitalità. In 6.000 mq di superficie realizza 213 posti letto in 114 camere e suddivide funzionalmente i sei livelli fuori terra in due parti architettonicamente dichiarate all’esterno. Nel seminterrato, lavanderia comune, spogliatoi del personale, depositi e locali tecnici e di servizio. Gli ambienti comuni, reception, area cucina con mensa, amministrazione e flessibili sale studio, sono posizionati in un piano terra che verso via del Romito mantiene il paramento murario originale: i tradizionali conci di pietraforte con aperture incorniciate da travertino. All’ingresso, una scultura di Adelfo Galli rende omaggio alla Divina Commedia di Dante e abbondante luce zenitale viene introdotta dall’aggiunta di una nuova galleria vetrata.
Le proposte residenziali, singole o in camera doppia con bagno privato o condiviso, sono invece collocate ai piani superiori, a cui spetta la definizione di un’identità urbana rinnovata grazie all’importante apporto dei prodotti ceramici Laminam: una nuova facciata ventilata ne aumenta l’efficienza energetica sfruttando le lastre di grande formato della serie I Naturali (nuance Diamond Cream, finitura Bocciardato) il cui trattamento bioattivo conferisce anche proprietà batteriostatiche alle superfici esposte all’esterno. “Il nuovo sistema compositivo delle facciate riordina le aperture secondo una matrice modulare, di riferimento razionalista”, ma permette anche di eliminare i ponti termici. All’interno, provengono dalla stessa serie I Naturali anche gli elementi scelti per le superfici dei bagni, declinati nella finitura Pietra di Savoia Antracite (formato 250×750 mm e spessore 5 per il pavimento e 3+ per il rivestimento), mentre i corridoi utilizzano le lastre della collezione Fokos nello scuro colore piombo, formato 1000×3000 mm e spessore 3.
grès porcellanato
I Naturali
Diamond Cream
Certificazioni
ISO 9001, ISO 14001
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grès porcellanato
I Naturali
Pietra di Savoia Antracite
Certificazioni
ISO 9001, ISO 14001
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grès porcellanato
Fokos
Piombo
Certificazioni
ISO 9001, ISO 14001
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