Progetti
Bellezza da premio
Panoramic House, questo è il nome della villa di cui qui si racconta, si trova a Itajaì, città dello stato di Santa Caterina, nel sud del Brasile, rinomata per il suo porto e le sue spiagge, ed è un’eloquente testimonianza dell’architettura brasiliana contemporanea: progettata da Eliza Schuchovski e dal suo studio Schuchovski Arquitetura, punta ad armonizzare lo stile di vita e le esigenze dei suoi abitanti – una coppia con due figli – con la forza espressiva del manufatto, con il contesto naturale e paesaggistico e con il fattore ecosostenibile. “Il nostro progetto”, spiega l’architetto, “ha inteso creare una struttura capace di favorire le relazioni interpersonali di chi la abita e dei loro ospiti, di rispondere alle loro abitudini esistenziali, di offrire sicurezza e comfort e di promuovere comportamenti virtuosi, soprattutto per quel che riguarda la cura dell’ambiente, quello domestico e quello esterno selvoso che la incornicia”.
Punto nodale dell’intervento di Schuchovski è stata la lettura del lotto, un terreno cuneiforme dal profilo orografico accidentato. Il progetto ne asseconda le caratteristiche occupando quasi tutta la sua superficie. Si sviluppa orizzontalmente con la forma di una prora di nave, una foggia che non impatta, anzi si amalgama con la natura circostante: l’unico elemento verticale è, al centro, un cubo di vetro, pensato come focus architettonico della residenza che permette l’ingresso di abbondante luce naturale e una vista spettacolare sulla spiaggia e il mare blu Praia Brava Sul a Itajaí.
La costruzione si articola su quattro livelli: il piano interrato che accoglie gli impianti tecnici e un garage con cinque comodi posti auto, poi due piani abitativi e infine il rooftop “abitabile” con soggiorno all’aperto, vasca jacuzzi, mini giardino, pannelli solari ad alto rendimento per riscaldare la piscina sottostante, e una cisterna da 5 mq per la raccolta dell’acqua piovana impiegata per il giardinaggio, il lavaggio di auto e marciapiedi e anche per gli sciacquoni. Della costruzione, che alterna spigolosità e linearità, stupisce e intriga in particolare, verso la punta meridionale del lotto, lo slanciato aggetto triangolare in cui è ospitata la piscina.
L’interior design è studiato nei minimi dettagli ed è imperniato sulla statuaria scala elicoidale che incerniera i vari livelli della casa. Al piano terra, l’arretramento della porta d’ingresso crea una copertura che protegge dalla pioggia e sottolinea l’accesso principale della villa. Su questo livello, un ampio soggiorno, con divani e poltrone, si integra con la zona pranzo, dove sono presenti un forno per la pizza e un bancone alto per favorire l’interazione delle persone. Qui un setto separa la tavola delle grandi occasioni (12 persone) da una saletta più raccolta e familiare. “Per l’inverno, abbiamo progettato anche una sala con camino che ha un accesso diretto al salone esterno”, aggiunge l’architetto. L’arredamento è minimal, ma non freddo, gli ambienti comunicano un lodevole sentimento di familiarità.
La scala a chiocciola e un ascensore conducono al secondo piano destinato alla zona notte e al wellness. La scena è dominata dalla camera padronale, una grande suite con due closet, uno per ciascun genitore, spa e sauna, molto amata dalla famiglia. La affiancano quattro stanze da letto con relativi servizi, e una sala per l’home theatre dove ama radunarsi la famiglia. Ampie terrazze e finestrature di vaste dimensioni offrono ventilazione e luce in quantità, e spettacolari viste sul paesaggio verdazzurro.
Il tema della sostenibilità è stato un altro argomento su cui la progettazione si è molto soffermata. Ad esempio, la climatizzazione è stata affidata a un avanzato sistema VRF-Variable Refrigerant Flow, ovvero “flusso di refrigerante variabile”, che permette un’automazione spinta e un controllo della temperatura personalizzati. Grazie a questo e ad altri accorgimenti tecnologici, costruttivi ed esistenziali come il ricorso a un’illuminazione tutta a Led, l’edificio è energicamente autonomo e di giorno non serve quasi fare uso di energia elettrica.
“I committenti”, osserva Eliza Schuchovski, “che lavorano nel settore delle spedizioni marittime – da qui la scelta di installarsi vicino al porto di di Itajaí – volevano portare in questa casa tutta la ‘brasilianità’ che abbiamo nel nostro Paese e nella nostra cultura. Volevano spazi di aggregazione e aree più intime per rilassarsi e godersi il panorama, volevano disporre della miglior vista possibile sul contesto circostante e sfruttare al meglio la natura che li circondava. Desideravano che creassimo un mix di materiali, texture, colori, elementi architettonici, arredi che enfatizzasse il genius loci. In questo senso abbiamo scelto per le scale e i pavimenti le grandi lastre Laminam di grès porcellanato: in particolare la collezione I Naturali, nella tinta Pietra di Savoia Avorio Bocciardata, la cui nuance comunica leggerezza e poliedricità, in piena sintonia con il gusto contemporaneo brasiliano”. A guardare il risultato e il prestigioso “Central & South America Property Awards Development” assegnato di recente a questa avveniristica costruzione, verrebbe da concludere: missione compiuta. Anzi perfettamente compiuta.
Eduardo Macarios
Eliza Schuchovski
Schuchovski Arquitetura
LAMINAM
2020
Central & South America Property Awards Development 2019-2020 (cat. “Architecture Single Residence Brazil”)
Eduardo Macarios
Eliza Schuchovski
Schuchovski Arquitetura
LAMINAM
2020
grès porcellanato
I Naturali
Pietra di Savoia Avorio
Certificazioni
ISO 9001, ISO 14001
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