Progetti

Villa Pirello - Guardiagrele (CH)

Vivere (quasi) senza confini

Ricavata da un rudere vicino Chieti, con un panorama mozzafiato sul Parco nazionale della Maiella, Villa Pirello è una costruzione in cui dentro e fuori appaiono un continuum. Anche attraverso l'uso dei materiali
Autore
Ilenia Carlesimo
Progetto
Lisa Giusti, Romina Primavera | A4U - architectureForYou
Superfici Ceramiche
FIORANESE
Distributore
Casa Lab
Anno di realizzazione
2022

Da un rudere che sembrava irrecuperabile, ormai da demolire, a una costruzione moderna in perfetta armonia con il suggestivo e rigoglioso ambiente circostante. È la storia di Villa Pirello: una costruzione, ricavata appunto da quelle che erano quasi macerie, situata di fronte al Parco nazionale della Maiella; a Guardiagrele, un comune di poco più di 8mila abitanti della provincia di Chieti, in Abruzzo.

«Pirello ci ha regalato la possibilità di costruire un progetto pensato da zero: una carta bianca sulla quale disegnare la casa secondo la nostra visione», spiegano le progettiste Lisa Giusti e Romina Primavera dello studio A4U Architecture4you raccontando il percorso che ha portato alla villa attuale. «In realtà l’immobile è sopravvissuto alla demolizione, contagiando con il suo carattere il progetto che stava prendendo forma», dicono. E il risultato è una villa dal carattere moderno caratterizzata da grandi vetrate e materiali che richiamano l’ambiente circostante, in modo da fondersi con esso. L’interazione con l’esterno, con il panorama mozzafiato che circonda la costruzione, è stato infatti il perno dell’intero progetto, continuano a spiegare Lisa Giusti e Romina Primavera. «Già dall’ingresso una grande vetrata fa sì che lo sguardo sia indirizzato verso il paesaggio, confondendo lo spazio della casa con lo spazio del giardino, rompendo i confini. Si è immersi dentro e fuori al tempo stesso», dicono.

Sviluppata su un unico piano, la villa ha una superficie di poco più di 100 metri quadrati: «circa la metà è dedicata alla zona giorno creata per ospitare con un’accoglienza calda e informale con tanta luce e il calore del fuoco», continuano le progettiste. «La cucina è funzionale, arricchita di colonne contenitive e un ampio piano su cui lavorare, è integrata nel salotto e ha piano snack e sgabelli, in modo che chi vi lavora possa partecipare alle conversazioni con ospiti o familiari, e allo stesso tempo godere della vista sul verde circostante. E poi ci sono le due camere, dove da ogni letto si ha una visuale diretta sull’esterno». Insomma, un vero e proprio continuum tra dentro e fuori.

Una continuità che tra l’altro è sottolineata anche dalla scelta di utilizzare ovunque, tranne nelle camere, lo stesso rivestimento a pavimento: si tratta della collezione I Cocci di Ceramica Fioranese, un gres porcellanato – ispirato a un pavimento di recupero di un antico casale romagnolo – posato nel formato 90×90, colore cenere, sia all’interno che nei camminamenti che circondano la villa.

Senza dimenticare infine il ruolo della piscina, costruita come una freccia che punta alla montagna e caratterizzata da una parete di vetro che regala l’illusione di uno spazio fluttuante; di uno spazio, come tutto il progetto, (quasi) senza confini.

Superfici Ceramiche
Fioranese
grès porcellanato
I Cocci
Cenere
90x90 cm - 9 mm
Certificazioni
ISO 14001, EMAS, ISO 17889-1, EPD
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