Noosphere: tra natura e architettura
(Settembre 2024) | Nou Group nasce nel 2017 con il nome di Nousfera lab a Viterbo dall’architetto Daniele Conticchio e tre soci con background architettonico e finanziario (Alessandro Graziotti, Aurora Del Sette e Emanuele Viani). Opera nella progettazione di grandi opere di edilizia pubblica e privata, integrando l’esperienza consolidata nel mercato dell’energia pulita con opere di architettura civile e ingegneria; vanta inoltre un expertise nel progetto di importanti impianti di produzione di energia fotovoltaica a livello europeo.
“L’inizio del progetto risale al 2009, quando il mio sviluppo professionale inizia a concentrarsi sulla produzione di energia rinnovabile” sottolinea Daniele Conticchio. “Ora ci occupiamo anche di progettare infrastrutture pubbliche e private, siamo molto attivi nell’ambito della progettazione di edifici con particolare attenzione alla sostenibilità. Il core business di Nou, nello specifico, è incentrato sulla sostenibilità, sia in ricerca che in ideazione, ma nella realtà si occupa anche di progettazione di impianti di generazione di energia da fonti rinnovabili: l’obiettivo è migliorare entrambe le attività, ma ci stiamo muovendo anche in altri business sempre negli ambiti di energia architettonico-ingegneristico-civile, implementando collaborazioni con partner di spessore, avendo interesse nel diventare un riferimento”.
Tuttora Nou Group è una realtà molto articolata e in continua crescita…
“In questo momento siamo in una fase di crescita importante quindi siamo attenti a selezionare persone che possano lavorare con noi dando un contributo propositivo nel nostro studio. L’azienda si sta espandendo e stiamo provando a estenderci oltre i confini nazionali, perché abbiamo necessità di approcciarci a nuovi mercati e a nuove sfide. Nel 2022 è stato creato Nou Group, che opera in vari ambiti della progettazione architettonica e ingegneristica tutti tra loro connessi, con filo conduttore la sostenibilità e la ricerca di soluzioni efficienti e all’avanguardia a livello ambientale ed energetico”.
Nou si presenta dunque come una sorta di laboratorio, come un’interessante struttura di progettazione integrata.
“Nou Group è stata concepita come un hub di pensiero professionale, dove la base del successo è il lavoro di squadra collaborativo e la costante interazione tra i diversi livelli organizzativi. Lo studio è stato strutturato come un ‘laboratorio di pensiero progressivo’ che cerca di raggiungere una consapevolezza sociale e ambientale attraverso la progettazione degli spazi. La dirigenza è sempre attenta alle esigenze del personale, creando costantemente occasioni di avanzamento professionale e forti sinergie all’interno della struttura. La leadership dello studio consente a ciascun lavoratore di trovare il proprio posto all’interno dell’organizzazione, ottenendo un impegno più significativo e una forza di lavoro più forte”.
Qual è il messaggio che Nou Group vuole trasmetterci? Perché avete scelto proprio questo nome?
“Il nome Nou deriva dal concetto di Noosphere, che indica il regno del pensiero umano, una coscienza collettiva degli esseri umani. L’obiettivo dell’azienda è realizzare progetti che migliorino l’esperienza dell’abitare, dalla dimora individuale allo sviluppo urbano, assecondando la naturale evoluzione di ogni contesto ambientale e sociale in cui decide di operare”.
Che tipo di progetti realizzate?
“Nou Group è un’azienda verde, ci occupiamo di infrastrutture legate alla progettazione di impianti a energia rinnovabile, tutti sul tema della sostenibilità. Vogliamo dare un contributo all’obiettivo comune del raggiungimento di un futuro sostenibile. Siamo infatti attivi negli ambiti della produzione di energia da fonti rinnovabili e della progettazione architettonica e ingegneristica per appalti pubblici e privati, e il nostro focus si configura nei settori della sostenibilità, del design, della consulenza e della gestione. La società ha progetti – operativi e in costruzione – di sistemi di generazione di energia fotovoltaica per 500 MW in Italia. Abbiamo realizzato un importante impianto fotovoltaico della potenza nominale complessiva di 149,99 MW, collegato alla rete elettrica nazionale ad alta tensione e situato su un’area nel territorio del comune di Tuscania, in provincia di Viterbo. L’impianto è in grado di generare una quantità di energia elettrica totalmente da fonti rinnovabili, adeguata a soddisfare il fabbisogno energetico residenziale di una città come Perugia.
Tra gli altri progetti realizzati, un esempio di spicco è rappresentato dal Centro Logistico Protezione Civile Regione Lazio a Capena, che si configura in due edifici, il Centro Polifunzionale ed il Centro Logistico per la Protezione Civile, i quali dialogano tra di loro per composizione, forma, proporzioni, materiali e tecnologie costruttive.
Il carattere esclusivo della composizione risiede proprio nei grandi volumi parallelepipedei costituiti dai due edifici sopracitati, che di notte, illuminandosi, emergono nello skyline del paesaggio circostante, al fine di essere un punto di rifermento unico e facilmente riconoscibile.
Gli spazi pubblici aperti sono un elemento fondamentale all’interno della composizione architettonica: fungono da filtro e anticamera delle funzioni che si svolgono all’interno degli edifici e sono pensati come aree da vivere durante tutto l’anno, caratterizzati dalla forte presenza di vegetazione.
Anche i nuovi laboratori di analisi della società Bianalisi SpA a Verano Brianza, in corso di realizzazione, si contraddistinguono nella tecnologia e nel linguaggio architettonico che, congiuntamente agli spazi verdi, contribuiscono a comunicare i valori sui quali si fonda la società committente: qualità, ricerca, tecnologia e sostenibilità. Ciò che più caratterizza l’edificio è il prisma vetrato che svetta dal basamento ad “L”: grazie alla tipologia di pannellatura vetrata impiegata, di giorno riflette i colori del cielo, e di notte, per effetto dell’illuminazione interna, rivela l’entità degli spazi in esso contenuti, creando una composizione che cattura lo sguardo, distinguendosi nell’ambiente circostante per la sua unicità. L’edificio, oltre ai laboratori veri e propri localizzati ai piani terra e primo, ospiterà un centro prelievi aperto al pubblico, e spazi di rappresentanza, rispettivamente distribuiti al piano terra, sul versante sud dell’edificio, e al piano secondo in corrispondenza del corpo alto. L’accesso alle aree di rappresentanza avverrà ‘attraversando’ una parete a ‘giardino verticale’. Ulteriore spazio di rappresentanza è la reception al piano mezzanino sud. Inoltre, ‘Visuale Corelab’ è uno spazio esclusivo dal quale poter ammirare la cosiddetta “catena”, un sistema centralizzato ad alta automazione, realizzato per offrire notevoli vantaggi, tra cui il miglioramento dei tempi di risposta. Detto sistema rappresenta il cuore produttivo dei laboratori e prevede che le provette si muovano attraverso una catena integrata automatizzata”.
Avete dichiarato che “il futuro è difficile da cambiare in questo momento, se la coscienza dell’umano non si muove nella direzione della sostenibilità. Ma c’è ancora una possibilità. Tre cose salveranno il mondo: la curiosità, la sostenibilità e la voglia di futuro”, in questo “futuro” vede anche il materiale ceramico?
“La ceramica è stato un materiale del passato, si riafferma tuttora come materiale del presente e sarà anche un materiale del futuro. La manifattura italiana è particolarmente dedicata alla ricerca e allo sviluppo, anche sostenibile. Si stanno facendo degli investimenti importanti sulla produzione e sul design, quindi non c’è dubbio che sarà un materiale che vivrà un ruolo da protagonista nella progettazione di spazi interni ed esterni, poiché trova applicazioni riconducibili a ogni tipologia di architettura, contemporanea soprattutto”.